CronacaEventi

Quale 1 maggio?

LECCE- “Io credo nel popolo italiano. E’ un popolo generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari. Non chiede quindi il paradiso in terra. Chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo”. Con questa citazione di Sandro Pertini un lavoratore salentino, uno dei 400 operai ex British American Tobacco, vuole celebrare il primo maggio.
Vogliamo ricordare alla politica, alle istituzioni cosa deve essere uno Stato, quali i suoi doveri e quali i diritti costituzionali dei suoi cittadini…” scrive in una lettera aperta. In cinque anni ne abbiamo sentite di belle parole, ne abbiamo visti di politici  che si sono schierati al nostro fianco e poi si sono dileguati, quanti promettevano e poi puntualmente non mantenevano. In cinque anni abbiamo visto quanto il potere delle multinazionali può nel controllo della politica e dei media, come l’interesse di una multinazionale è più importante della vita e del lavoro di 400 lavoratori, come la poi tanto decantata responsabilità sociale sia soltanto una chimera.

In questo giorno di festa, di diritti, noi ribadiamo il diritto al nostro lavoro, a quel lavoro che con sotterfugi, intrighi di potere e interessi economici ci è stato scippato…quel lavoro che tanti lavoratori e tante famiglie salentine aspettano per vivere dignitosamente la loro vita…Buon primo maggio…”. E’ emblematica questa lettera della situazione lavorativa nel salento. Vertenze in piedi da mesi, alcune da anni, che aspettano risposte.

“Più valore al lavoro. Contrattazione, occupazione, pensioni” è lo slogan scelto quest’anno da Cgil, Cisl e Uil per celebrare il Primo Maggio. “Il disagio nel mondo del lavoro è dato da vertenze insolute che ledono o rendono incerto il futuro lavorativo di tante persone -scrive il Segretario Generale Cisl Lecce Antonio Nicolì -e dal silenzioso avanzare di pratiche distorsive che attraverso l’utilizzo del caporalato, dei voucher, di contratti di comodo e delle mille sfumature di grigio, prima di assumere la più decisa tonalità del lavoro nero, rendono spesso l’occupazione esistente, una cattiva occupazione, incapace di fare del lavoro lo spartiacque fra dignità e soggezione.

La lontananza dal lavoro è data da una incapacità ad utilizzare le grandi competenze proprie di quel capitale umano costituito da giovani e donne, nonché da lavoratori in cassa integrazione o in mobilità”. “I temi di fondo del Primo Maggio nella nostra provincia si arricchiscono di altri -scrive Salvatore Giannetto, segretario Uil- la necessità di dare spazio a un mercato del lavoro sempre più legato all’Università, ai giovani e alle forze attive del territorio; il rilancio delle infrastrutture all’interno di una vera organizzazione distrettuale del crescente settore turistico e una visione strategica condivisa dello sviluppo, proporzionata all’irripetibile opportunità che il Salento si trova a gestire”.

A Mesagne, la visita della presidente della Camera Laura Boldrini, nel brindisino per una manifestazione contro il caporalato nella masseria Canali, bene confiscato alla mafia e gestito da Libera Terra. “Dobbiamo avere una banca dati delle aziende agricole, delle liste dei lavoratori agricoli -ha detto- dobbiamo fare in modo che chi usa i caporali venga punito così come i caporali stessi, perché non farlo va a svantaggio delle aziende sane, le aziende pulite oltre che dei lavoratori e delle lavoratrici”.

Articoli correlati

Arriva con un treno carico di cocaina: in manette 23enne di Molfetta

Redazione

Edipower incontra Sindaco e capigruppo

Redazione

Sant’Oronzo, al via il piano anti-ingorgo. I dettagli

Redazione

Fermo per incendio a Settelacquare, l’associazione Libertini: “Liberi da un peso. La verità è venuta a galla”

Redazione

Maurizio Carbone: “Sull’Ilva giudici costretti a intervenire”

Redazione

Due gravi incidenti in poche ore: 20enne salvo per miracolo, 36enne in codice rosso

Redazione