CronacaEconomia

Economia in ripresa dopo 9 anni, crescono agenzie di viaggi e agenzie sociali

LECCE- Anche se il bilancio della nati-mortalità delle imprese salentine del primo trimestre 2016 è negativo, le società di capitali continuano a crescere. Lo confermano i dati della Camera di Commercio di Lecce: -198 imprese da gennaio a marzo, con un tasso di crescita pari a -0,28%, con 71.675 imprese e 83.991 localizzazioni. Le criticità permangono tra le imprese artigiane (-234 imprese in totale), con un bilancio, per l’ attività edilizia, di -133 aziende, per l’attività manifatturiere di -43, per il settore dell’abbigliamento di -14 e per l’industria del legno, mobili esclusi, con -13.

I salentini confermano comunque la propria vivacità e intraprendenza, con 1.516 nuovi imprenditori a fronte di 1.714 cancellazioni, e 55 start-up innovative, classificandosi così la provincia di Lecce la più prolifica della Puglia dopo Bari. Confrontando inoltre i dati di gennaio-marzo 2016 con quelli del primo trimestre del 2015, si evince che tutti i settori economici hanno registrato degli incrementi ad eccezione dell’industria estrattiva che registra il -7,7% con 60 imprese.

I settori che rispetto ad un anno fa registrano gli incrementi più consistenti sono quelli del noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese le cui aziende sono passate da 1.529 alle attuali 1.609 (+5,23%) e le aziende legate alla sanità e all’assistenza sociale passate da 586 a 621 (+6%). Il segmento più dinamico del tessuto imprenditoriale salentino, continua ad essere quello delle società di capitali, con un saldo positivo pari a 190 unità (+1,4%).

Articoli correlati

Oria, fiaccolata di protesta contro l’eradicazione degli ulivi

Redazione

Attentato a scuola: la ricostruzione

Redazione

Ecco il Pug: Lecce policentrica, forte dal centro alle periferie

Redazione

La vita a metà degli insegnanti salentini al Nord: “Il trasferimento? Dopo la pensione”

Redazione

Malore durante partita di calcetto, muore 59enne

Redazione

Morte in Cardiochirurgia al Fazzi e ira dei parenti. L’Asl: inaccettabile

Redazione