Politica

Per le prossime elezioni a Lecce, Marti potrebbe decapitare Messuti e Monosi con il sì di Perrone

LECCE- Le elezioni amministrative del prossimo giugno, con le schermaglie tra Forza Italia ed i conservatori e riformisti , non sarebbero che le prove tecniche per le future elezioni del 2017, tornata nella quale andrà al voto anche il capoluogo leccese. Se da una parte ci sono i divisi in famiglia, Perrone e Marti, dall’altra c’è l’interrogativo alleanze. Se i due fittiani, il deputato e l’attuale Sindaco, potrebbero trovare un accordo; sulle alleanze non sembra ci possa essere una imminente schiarita. Ad oggi per Lecce città la corsa per i conservatori sarebbe a due: l’assessore al bilancio ed il vice sindaco rispettivamente in quota Marti il primo, Perrone il secondo ma proprio questo dualismo, con le relative prospettive personali, potrebbe interrompere la corsa degli attuali pretendenti. La modalità con cui si potrebbero fermare al palo per l’arrivo del deputato Marti potrebbe anche passare per una sorta di pre-primarie per poi indicare l’unico nome al tavolo di eventuali alleati. Per molti l’incertezza politica della collocazione politica dei fittiani, indurrebbe l’onorevole Marti ad optare per un ritorno da primo cittadino a Palazzo Carafa, liberando così un posto in Parlamento, qualora ci potesse essere una possibilità di elezione, proprio per il “compagno di cordata” Paolo Perrone che da mesi tenta di costruire la sua fuga verso il Parlamento.

Da questo accordo ne farebbero certamente le spese gli attuali concorrenti Messuti e Monosi mentre i capicorrente fittiani, Perrone e Marti, ritroverebbero una sintesi non più contrapposta tentando di infittire i rapporti con gli eventuali alleati per le elezioni amministrative e quelle politiche vantando , il primo, un rapporto con Fratelli d’Italia nazionale ed il secondo con i forzisti di Puglia.

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