MELENDUGNO – E’ bastato l’arrivo di alcuni mezzi pesanti in vista dell’apertura del cantiere del gasdotto, per mettere tutti sull’attenti. Una delle ronde del Comitato No Tap, alle 7.30 del mattino, ha segnalato la loro presenza. E sul posto, nelle campagne di Melendugno, sono arrivati i carabinieri e vigili urbani, i primi allertati dalle ditte incaricate da Tap che hanno segnalato la presenza di attivisti sul posto, i secondi invece allertati dal Comune per verificare il possesso di tutte le autorizzazioni con la contestuale diffida a non avviare ulteriori lavori finalizzati all’apertura del cantiere non avendo Tap- secondo il Comune -ancora ottemperato alle prescrizioni dovute.
In queste ore era previsto l’avvio delle prove di carico del terreno in vista del passaggio di mezzi pesanti per le operazioni di espianto dei 231 ulivi presenti sul tracciato del progetto.
“Attualmente – dicono i No Tap – non c’è nessun permesso per variare lo stato dei luoghi. Non c’è stato nessuna tensione, il Comitato e i simpatizzanti esprimono massimo rispetto per gli operai che subiscono il ricatto occupazionale. A ogni buon conto, ricordiamo che appaltatori e subappaltatori sono responsabili della corretta attuazione delle prescrizioni del progetto”.