Cronaca

Addio al mega resort “Isola della fanciulla”, ricorso tardivo contro il No al progetto

LECCE- Naufraga il progetto del mega villaggio turistico Isola della Fanciulla, a Torre Pali. Per il Tar di Lecce, è irricevibile il ricorso della società, Ditta Torre srl, contro il provvedimento con cui la Provincia di Lecce ha negato la valutazione di impatto ambientale.
Al netto di un possibile appello al Consiglio di Stato, il piano da 22,4 milioni di euro, con un’agevolazione di 7,5milioni concessa dalla Regione Puglia tramite i Programmi Integrati di Investimento (PIA) Turismo 2007-2013, quel piano, si diceva, va in frantumi perché ci si è ricordati troppo tardi di trascinare in giudizio gli enti.

“Tardivo” il ricorso, secondo la sentenza (giudici: Patrizia Moro, Presidente; Roberto Michele Palmieri, Estensore; Jessica Bonetto, Referendario) del 10 marzo scorso: la nota impugnata, del 17 giugno 2015, è “meramente confermativa” del precedente diniego, risalente al 24 febbraio 2015 e, quest’ultimo, mai impugnato. È in quel provvedimento che Palazzo dei Celestini ha archiviato il procedimento di Via.

Un no motivato, dunque, al progetto che tanto ha fatto discutere perché emblema di una tipologia di turismo che rischia di collidere con la tutela del paesaggio salentino. Dopo circa dieci anni dalla presentazione della prima istanza, il 5 marzo 2012 la società di Morciano di Leuca, l’unica locale facente parte di un consorzio più ampio, ha presentato richiesta di permesso a costruire al Comune di Salve e poi richiesta di verifica di assoggettabilità a Via. 24 gli ettari totali di superficie interessata, immediatamente a ovest dell’abitato di Torre Pali, a cavallo della provinciale 91, la Gallipoli-Leuca, e praticamente fronte mare. Il maxi resort avrebbe dovuto svilupparsi in due tronconi: a nord della provinciale, residenze alberghiere con 204 monolocali e 43 bilocali, oltre al centro congressi con due sale convegni da 1586 e 572 posti. A sud, invece, ristorante da 180 posti e servizi per il tempo libero. Il tutto per una volumetria totale di 45.914 mc.

Secondo i piani iniziali, la struttura avrebbe dovuto entrare in funzione nel 2015, con la benedizione, nel 2005, del presidente della Regione che approvò l’accordo di programma per la realizzazione, sottoscritto anche dal Comune di Salve. Nel 2007, Ditta Torre srl ottenne anche il parere favorevole della Usl di Maglie e il nulla osta dell’ufficio pianificazione forestale della Regione. Ora, la virata, dopo lo stop della Provincia. E a nulla è valso per la società trascinare in giudizio tutti gli enti coinvolti, compresa Soprintendenza, Regione, Arpa e Unione dei Comuni Terra di Leuca.

Articoli correlati

Un’altra scossa nella notte, il terremoto in Albania fa paura al Salento

Redazione

Lago di melma nella pineta, Noe sequestra la zona

Redazione

Lecce, via Idomeneo come un “tagadà”

Redazione

Novoli, lo strano viaggio delle pallottole a sindaco e imprenditore

Redazione

Lo scirocco non molla il Salento: in arrivo burrasche

Redazione

Piano di Zona 2013, dalla Regione 10 mln. “Spenderli tutti e bene”

Redazione