Cronaca

Omicidio Piazza Palio, il pentito Greco: ”Polimeno mi confessò di aver ucciso Spalluto”

LECCE- Colpo di scena nel processo sull’omicidio di Valentino Spalluto, il 20enne operaio di Surbo, ucciso con a colpito di pistola il 2 agosto di quattro anni fa in un agguato in piazza Palio a Lecce.
Il pm Carmen Ruggiero ha depositato le dichiarazioni del pentito Gioele greco, in cui il collaboratore di giustizia racconta che fu Andrea Polimeno a confessargli di aver commesso l’omicidio. Un delitto consumato per errore, la vittima prescelta era Alessandro Leo,  Polimeno fu arrestato il 25 settembre del 2012, a poco meno di due mesi dal delitto. Per gli investigatori fu lui che, con freddezza inaudita, puntò la pistola attraverso la recinzione di Piazza Palio, dove era in corso l’allestimento del palco per il concerto, poi saltato, di Laura Pausini, e sparò 3 colpi, di cui 2 colpirono alla testa Valentino Spalluto, morto sul colpo.

Salvatore Polimeno commise, però, un grave errore: sbagliò persona. In realtà, la vittima predestinata era Alessandro Leo, detto ‘Saso’, con il quale aveva dei conti in sospeso per fatti di droga e anche lui al lavoro tra gli operai. Quell’errore gli costò caro: la sua convinzione di aver ucciso Leo lo portò a dire al fratello, raggiunto pochi minuti dopo in casa: “Hannu ccisu lu sasu”.

L’unica persona a credere che ‘lu Sasu’ fosse stato ucciso, in quel momento poteva essere soltanto lui. Niente poteva fargli pensare, essendosi allontanato in tutta fretta dal luogo, di aver sbagliato persona. Questa frase, accertata dagli inquirenti in sede di interrogatorio, fu decisiva per incastrarlo e si aggiunse ad una serie di altri elementi che portarono all’ordinanza d’arresto per omicidio volontario e aggravato dalla premeditazione.

In realtà, sin dalle primissime ore. Gli agenti della Squadra mobile individuarono da subito Salvatore Polimeno come il probabile assassino. Sul luogo dell’omicidio andò con il suo scooter, uno scarabeo nero con un adesivo del Lecce, sparò tra la gente, decine le persone che in quel momento si trovavano a curiosare in zona. Non solo: qualche minuto prima si tolse anche il casco, gironzolando lungo il recinto, come a voler cercare il luogo migliore da dove sparare.

Le indagini accertarono che il killer e la vittima designata avevano litigato due mesi prima. Alessandro Leo aveva schiaffeggiato Polimeno e questo aveva giurato vendetta, tanto da armarsi e uccidere alla luce del sole, sparando però alla persona sbagliata. Greco sarà ascoltato il prossimo 7 aprile, la sentenza è prevista per i primi di giugno.

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