LECCE- Cittadini indignati per aver ricevuto una multa, nella tarda serata di ieri, per la sosta della propria auto in zone destinate ai pullman da turismo ed a biciclette. La zona è quella antistante il castello Carlo V e le multe elevate dalle 2230 in poi senza porsi il problema se le auto fossero in sosta momentanea o meno e nel mezzo di un acquazzone. Scelta di danneggiare economicamente i salentini non per decisione autonoma degli uomini della municipale di Lecce ma, presumibilmente, per un imput, forse imposto, per far cassa. Dove sta l ‘anomalia per l’elevazione dei verbali ? In due considerazioni. La prima relativa al fatto che da quell’ora , non essendoci in vigore le strisce blu , non si può dare come spiegazione la multa verso furbi, in spazi senza costi, rispetto a coloro che diligentemente pagano il parcheggio.
La seconda , e maggior anomalia , sta nel danneggiare economicamente dei cittadini come se alle 23 arrivassero pullman di gran turismo, per visitare la città, o si togliesse il diritto alle biciclette di esser parcheggiate, dove previsto. Due aspetti impossibili, quello dell’impedimemto del parking di pullman giunti al centro per far visitare la città ed il garantire la sosta delle due ruote, non solo per l’orario ma principalmente per l’abbondante pioggia che cadeva nel capoluogo.
Per questo le multe subite, pur se da codice prevedibili, sono solo un’azione vessatoria in favore delle casse comunali. Non è giusto criminalizzare chi in ore piovose, e pre festive, sia diligentemente di turno e sul lavoro ma non si può stigmatizzare chi , alla ronda nel centro storico per prevenire danneggiamenti ed azioni criminali, preferisca la ronda promulta comunale. Così la città non cresce, si impoverisce e si determina un’ulteriore distanza tra cittadini, pubblici amministratori e forze dell’ordine.
