Cronaca

Raid in centro e danneggiamenti alle poste: identificati gli autori

LECCE-Identificati gli autori del raid vandalico in città. Prima la devastazione del centro storico sabato notte, ora l’ufficio postale di via Taranto, con le vetrate mandate in frantumi a colpi di mazza. I raid vandalici in città non si fermano e, stando ai primi elementi raccolti dalla Digos, sarebbero collegati tutti dallo stesso filo rosso: si segue la pista antagonista. Ed è stato interessato direttamente il procuratore capo Cataldo Motta.
La scia di danneggiamenti sarebbe, secondo gli investigatori, la prosecuzione a Lecce della manifestazione che sabato pomeriggio si è tenuta all’esterno del centro di identificazione ed espulsione di Restinco, a Brindisi. Ad animarla, anche stavolta, dando vita a tafferugli con urla, fumogeni e bombe carta, sarebbe stato un gruppo composto soprattutto da leccesi, che, rientrato in città – è questa l’ipotesi più accreditata – avrebbe devastato nella notte il centro storico, in particolare le strade che collegano Porta San Biagio a palazzo Carafa e Porta Rudiae a Corso Vittorio Emanuele II.

Quanto è stato ritrovato è eloquente: sedie e tavolini dei locali danneggiati, così come cestini porta rifiuti e gettacarte; divelti e aperti in due quasi tutti i dispositivi per la raccolta dei rifiuti in Via D’Aragona, in Via Rubichi e in Via Libertini e rovinate anche molte strutture utilizzate dai gestori dei locali per la somministrazione esterna. Imbrattata, poi, la chiesa di Sant’Irene, con una scritta di solidarietà a due anarchici spagnoli. Per risalire ai responsabili, sono stati  acquisiti i filmati delle videocamere, sia pubbliche che private, installate in zona, e le indagini hanno dato il loro esito: sono stati identificati.

Per il comandante della polizia locale, Donato Zacheo, imbrattamenti e altri atti vandalici compiuti sabato notte avrebbero matrice diversa. Per gli agenti della Digos, invece, no. In mattinata, poi, si è aggiunta l’altra scoperta, ai danni dell’Ufficio Postale di via Taranto. Nella notte, con un martello o una mazza sono state danneggiare le vetrate e lo sportello Postamat. Sul muro dell’edificio, è stata poi scritta con una bomboletta spray una frase di protesta, anche stavolta contro i Cie.

Foto Stefano De Tommasi

È ciò che richiama quanto avvenuto venerdì, quando sono stati diffusi volantini presso cinque uffici postali, contro Mistral Air, la compagnia aerea pubblica, che fa capo al gruppo Poste Italiane e che si occupa dei rimpatri di immigrati irregolari. Una contestazione già andata in scena in altre parti d’Italia e ora approdata a Lecce. Che tutti questi episodi siano collegati tra loro, appunto, è quanto gli investigatori sospettano.

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