LECCE- La partita di Trinchera, direttore sportivo del Lecce è durata quasi un tempo. Al 43′ l’arbitro gli ha indicato la strada degli spogliatoi. Dalla panchina alla tribuna dove ha continuato a soffrire per il Lecce che contro il Foggia si giocava tanto per quanto riguarda la corsa al primo posto.
“L’avevo messo in conto di essere squalificato oggi – afferma il diesse -, mi sono lamentato perché la panchina del Foggia si alzava e protestava in continuazione mentre noi eravamo piantonati dal guardalinee. Comunque meglio io che un calciatore”. Alla fine ha esultato comunque per una vittoria fondamentale. “I ragazzi sono stati encomiabili – continua -, il mister ha dimostrato grande capacità di leggere l’avversario in una partita importantissima per il nostro cammino. Giocare davanti a un pubblico così è stato emozionante, non potevamo sbagliare partita, assolutamente”.
Dall’alto il direttore sportivo del Lecce ha potuto ammirare due suoi acquisti che hanno permesso al Lecce di mettere il sigillo sul derby: Davis Curiale che ha fatto trascorrere una estate intera prima di accettare Lecce e Ali Sowe arrivato durante il mercato di gennaio.“Curiale ha già dimostrato il suo valore e contro il Foggia, in pochi minuti ci ha dato una grossa mano – aggiunge -, se ha le motivazioni giuste può trascinarci verso il grande sogno. Per la categoria è sprecato”.Dal primo minuto, invece, Braglia ha fatto debuttare l’ultimo arrivato, il difensore Raffaele Alcibiade.
“Ha giocato con disinvoltura, con personalità – il commento -, però basta con gli elogi, il percorso è ancora lungo”. La squadra giallorossa ha conquistato il tredicesimo risultato utile consecutivo; una striscia possibile grazie anche ai pareggi di Rieti contro la Lupa Castelli Romani e la Fidelis Andria che avevano lasciato l’amaro in bocca a molti tifosi.
Il Lecce, comunque, è ancora a metà strada, ma nulla vieta di sognare.“Non immaginavo che qualcuno potesse darmi questa opportunità in una delle piazze più importanti del sud – racconta -, questa poi è casa mia, è un orgoglio incredibile. Immaginare di poter inseguire un obbiettivo con questa squadra, questa società e questo splendido pubblico è qualcosa che non si può nemmeno raccontare, ma siamo ancora lontani”.
