LECCE- Al via la missione salentina della Commissione Parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi. Tre giorni, da oggi lunedì 22 sino a mercoledì 24 febbraio fitti di appuntamenti, sopralluoghi, incontri istituzionali.
Audizioni che la Commissione sta tenendo in tutte le Direzioni distrettuali antimafia, riguarderanno la situazione nell’intero distretto giudiziario, quindi anche Taranto e Brindisi.
Il primo appuntamento alle 16,30 in Prefettura, dove ad accogliere l’On, Bindi sarà il padrone di casa, il prefetto Claudio Palomba, poi si partirà per il sopralluogo sui beni confiscati alla mafia prima a Mesagne, dove sorge Masseria Canali e poi, sempre nel brindisino, a Torchiarolo.
La Commissione incontrerà tutti e tre i prefetti, i vertici delle forze dell’ordine, il capo della direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, il procuratore Cataldo Motta, i procuratori della Repubblica di Brindisi e Taranto.
La Commissione bicamerale è composta da 25 onorevoli e 25 senatori. A Lecce arriveranno in tutto 10 parlamentari, oltre agli assistenti e ai segretari, in tutto una ventina di persone.
Sotto la lente la confisca dei beni mafiosi, strumento tra i più efficaci per disarticolare le organizzazioni mafiose, ma anche naturalmente, le inchieste giudiziarie degli ultimi anni. Una visita a ridosso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar in cui il neo presidente Antonio Pasca, nella sua relazione ha esplicitamente fatto riferimento alla presenza della criminalità organizzata che tenta di infiltrarsi nelle pubbliche amministrazioni e nella gestione degli appalti e che spesso ci riesce.
Territorio a rischio quello salentino, con la Sacra Corona Unita che s’infiltra sempre di più nell’economia locale e nella pubblica amministrazione e ha fame soprattutto di appalti pubblici, con gare pilotate. Una terra, che secondo Pasca, ha un “disperato bisogno di legalità e di pace sociale.
