LECCE- Quando i ricordi incidono l’anima spesso riescono ad aver spazio tra le pagine di un libro. Proprio come accaduto ad Annalaura Giannelli, l’autrice del libro “La figlia del destino”. Dramma, amore e passione, all’interno di una cornice storica che parla di immigrazione, di migliaia di albanesi in fuga dalla propria patria, alla ricerca di un futuro migliore verso la nostra terra. Si parla di questo nel libro, che tra storia e immaginazione racconta l’esodo a cui ha assistito il porto di Brindisi nel marzo 1991.
Una data impossibile da dimenticare, una data in cui migliaia di Albanesi hanno invaso il porto , privi di vestiti, bagagli, documenti. Erano tanti, tantissimi: gruppi, famiglie, da soli, adulti, bambini. Immediati i piani di emergenza e le gare di generosità dei cittadini, nonostante un filo di paura, preoccupazione e un velo di diffidenza.
Annalaura osserva e racconta così, con garbo ed eleganza, un episodio importante. Lo fa con un narrare fluido, corposo ma anche leggero, dove i ricordi tristi diventano nostalgia. Toccante la storia della protagonista, Donna Assunta, che suppur con un cuore già infranto, riesce a superare un primo disprezzo, aprendo le sue braccia a Anjeza, una piccola profuga. Si prende cura di lei, accogliendola nella sua casa.
Una storia questa che insegna come il cambiamento sia sempre possibile: ogni vita può rifiorire, così all’improvviso..quando magari tutto sembra perduto..
“La Figlia del destino” è stato presentato in libreria a Lecce. Insieme ad Annalaura Giannelli, anche l’attrice e regista Rosaria Ricchiuto, il giornalista Antonio Soleti e il suo grande amico Domenico De Pasquale, in arte Mingo , che parla di questo libro come un romanzo meraviglioso che riempie il cuore e l’anima…impossibile quindi da non tenerne una copia sul comodino.
E.P.
