LECCE- Con ogni probabilità il prossimo martedì la ASL di Lecce sarà al centro di un’interrogazione regionale per la verifica diretta del Presidente, nonché assessore alla Sanità, Michele Emiliano. Oggetto: la rotazione di incarichi dirigenziali effettuata lo scorso 5 gennaio e, con ogni probabilità, non conforme al Piano Nazionale Anticorruzione.
Perché , eventualmente, non conforme? Perché, secondo l’Autorità Nazionale ogni ASL non dovrebbe avviare alcuna rotazione di dirigenti se non dopo l’adozione di un Atto Aziendale che rispetti “ l’individuazione, nel rispetto della partecipazione sindacale, delle modalità di attuazione della rotazione in modo da contemperare le esigenze dettate dalla legge con quelle dirette a garantire il buon andamento dell’amministrazione, mediante l’adozione di criteri generali … e relativa definizione dei tempi della rotazione…” .
Quanto avvenuto ad inizio anno nella provincia di Lecce non sarebbe scaturito a seguito della predisposizione dall’Atto Aziendale, così si chiama il documento previsto dall’Anticorruzione, ed avrebbe modificato i precedenti assetti organizzativi. Un ulteriore peso, a discapito di quanto avverrebbe da anni nell’azienda sanitaria leccese , sarebbe appunto rappresentato dagli incarichi dirigenziali ad interim di Struttura Complessa che secondo l’Anac “sarebbe un evento rischioso” in assenza della ” messa a bando della posizione dirigenziale” ricoprendola ” ad interim o utilizzando lo strumento facente funzione…”.
A Lecce per tali motivi ci sarebbe stata anche “l’attenzione” delle fiamme gialle, essendo diversi anni che sia la Struttura Complessa, sia la Struttura Complessa Burocratico Legale e la stessa Struttura Complessa Controllo di Gestione sarebbero assegnate a dirigenti senza bando ed ad interim così come per il settore Area Risorse finanziarie come, indifferente, ci sarebbe anche l’uso di dirigenti medici in ambiti strettamente amministrativi.