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L’Orologio delle Meraviglie “riaccende” Piazza Sant’Oronzo

LECCE- A partire da oggi “L’Orologio delle Meraviglie” del palazzo del Banco di Napoli di piazza S. Oronzo – il grande orologio in bronzo creato nel 1955 dallo scultore salentino Francesco Barbieri, su commissione dell’allora Banca Commerciale Italiana – sarà visibile anche di sera grazie all’impianto di illuminazione dedicato.  E’ il completamento dell’opera di pulitura e restauro voluta dal Banco di Napoli in accordo con la Sovrintendenza di Lecce.

“Da oggi– ha sottolineato il sindaco di Lecce, Paolo Perrone – questo splendido orologio torna a catturare chi, naso all’insù, volgerà lo sguardo su quest’opera straordinaria. I nostri concittadini e, poi, i turisti, che sempre di più affollano le strade della nostra città”.

L’”Orologio delle Meraviglie”, in bronzo e rame smaltato, pesa 20 quintali, misura quasi 10 metri di altezza per 3 di larghezza e richiese al Barbieri 1300 giorni di lavoro di cui 9 mesi per le 52 fusioni necessarie. L’orologio poggia su una base rettangolare in mosaico e smalti veneziani con cornice in rame. Visivamente si potrebbe suddividere in tre parti distinte. Una parte superiore, caratterizzata da elementi che riconducono allo stemma della Terra d’Otranto, il delfino e la mezzaluna accompagnati però dal sole, con ai lati rami di olivo e melograno a simboleggiare la ricchezza e la fecondità della terra. A seguire, sotto, vi è una cornice semicircolare con la rappresentazione dei 12 segni zodiacali e ai lati le due figure dell’Annunciazione: a sinistra l’angelo alato con le braccia alzate e a destra la Vergine che riceve l’Annuncio. Al centro della cornice con lo zodiaco c’è il “Carro del Sole” con il Dio del Sole Febo e la sua quadriga di cavalli rampanti. Il sole è realizzato in smalto, di colore giallo, circondato da raggi di bronzo. Una parte centrale, caratterizzata da un elemento a “ventaglio” che rappresenta la volta celeste con al centro la Costellazione dell’Orsa Maggiore e la Stella Polare e ,ai lati, dodici caselle a rappresentare i dodici mesi dell’anno. Ogni uno di questi elementi figurativi poggia su una basetta smaltata di colore azzurro sfumato. Ai fianchi del ventaglio, spiccano elementi floreali. Una parte inferiore, dove prende posizione il quadrante dell’orologio che ricorda un grande occhio ciclopico.

I numeri romani delle ore poggiano su smalto azzurro, scanditi e alternati da figure di tarocchi : l’amore, la giustizia, la fortezza, il diavolo, l’asso di denari, l’asso di bastoni, il sette di denari, i Principi, la spada con la corona, i gemelli col Sole, l’acqua e il vaso di fiori. Il centro del quadrante, dove sono posizionate le lancette, rappresenta l’iride ed è realizzato in smalto di colore rosso. La lancetta grande ha sull’estremità la Stella Polare e il serafino, mentre quella piccola il galletto che canta e la prima fase della luna. Per finire, l’orbita dell’occhio ha forma di conchiglia sulla quale sono rappresentate le fasi lunari, Eolo che soffia, la bussola e le stelle.

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