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LCB: “Vendere beni pubblici e affittare da privati. C’è chi la chiama valorizzazione”

LECCE- “In questi giorni il settore Avvocatura del Comune sta impegnando le risorse necessarie al pagamento dei canoni annui degli immobili in locazione, i cosiddetti fitti passivi. Al netto della spesa per gli uffici giudiziari – per i quali è previsto poi rimborso del Ministero – l’ammontare complessivo di quanto dovuto per disporre di sedi funzionali allo svolgimento dell’attività amministrativa è di circa 580.000 euro annui”. Così, il consigliere Salvemini.
Come ricordato nelle scorse settimane
(https://www.facebook.com/notes/carlo-salvemini/il-prezzo-del-passato-18-milioni-di-euro/10153862690474860) abbiamo venduto nel periodo 2010-2015 beni di proprietà comunale per oltre 18 milioni di euro.

Che quel “piano di alienazione e valorizzazione” sia servito a in realtà a tenere in piedi il bilancio lo abbiamo detto. Siamo riusciti -continua Salvemini- a razionalizzare e valorizzare poco se ancora oggi nonostante quel lungo elenco di beni venduti a privati siamo costretti a prendere dai privato altri beni in locazione. Ogni anno impegniamo 580.000 delle spesa corrente per fitti passivi pur avendo incassato oltre 18 milioni di euro dalla vendita di beni di proprietà. Le due immagini una accanto all’altro spiegano bene il senso profondo di una politica di gestione del patrimonio pubblico che ha impoverito il nostro comune”.

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