PAABITA- Si aprirà il 24 marzo prossimo, il processo in cui è imputato Biagio Toma, 46enne di Parabita, ritenuto dai carabinieri del Ros di Lecce, l’esecutore materiale di terribile duplice omicidio in cui fu uccisa la piccola Angelica di appena due anni e la madre di 28.
Madre e figlia scomparvero misteriosamente da Parabita la sera del 20 marzo 1991. 6 anni dopo, nel corso dello scavo di una cisterna eseguito in contrada “Tuli” venne rinvenuto uno scheletro con il solo teschio parzialmente integro. I successivi accertamenti medico legali consentirono di affermare che i resti appartenessero proprio a Paola Rizzello, uccisa con un colpo d’arma da fuoco.
Alcuni anni dopo, nel 1999, su indicazione del collaboratore di giustizia, Luigi De Matteis, si trovarono anche i resti della piccola Angelica.