Cronaca

San Pio, riaperta la strada della discordia: esultano i residenti

LECCE- Riaperta e finalmente ripercorribile, a piedi e con l’auto, la strada della discordia che unisce le due zone del quartiere San Pio, a Lecce.  Domenica i residenti hanno lanciato l’appello ai nostri microfoni; il giorno dopo l’assessore comunale all’Urbanistica ci ha assicurato che avrebbe fatto rimuovere le transenne ed ora finalmente tutto è tornato alla normalità. La strada, continuazione di via Silvio Pellico, di fatto è privata, appartiene al titolare della ditta che 10 anni fa ha aperto il cantiere -ad oggi fermo- per la realizzazione di una struttura ricettiva.

Con provvedimento dirigenziale del settore urbanistica del 21 settembre 2006 e relativa deliberazione di giunta del 12 febbraio 2007, è stato valutato l’interesse pubblico alla realizzazione della strada in questione. Per il permesso di costruire era stato prevista la cessione gratuita, da parte della società, delle aree relative alla sede stradale necessaria per la realizzazione del collegamento tra via Silvio Pellico e via Cavalieri di Vittorio Veneto. Dunque la strada in questione, che costeggia la chiesa di Santa Maria della Porta “dovrebbe” esser lasciata aperta. Pare però che la DOGRE, società che riscuote i tributi per il Comune di Lecce, abbia avanzato richiesta di indennizzo al titolare della ditta per occupazione di suolo pubblico. Lui avrebbe presentato ricorso, rivendicando l’uso, di fatto pubblico, della strada. Il ricorso sarebbe stato presentato fuori tempo massimo e la richiesta di pagamento si sarebbe trasformata in ingiunzione. Di fronte a quella che ritenuto un’ingiustizia, il titolare della ditta ha chiuso l’accesso. Nella speranza che il contenzioso si sciolga al più presto, d’accordo con il Comune, ora ha riaperto entrambi gli accessi, a poche ore da un funerale.

Se il passaggio fosse stato ancora vietato, la famiglia della persona defunta avrebbe dovuto fare un lunghissimo giro, in corteo, per raggiungere la chiesa che si trova a 10 metri dal palazzo più grande del quartiere.

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