ROMA- L’incontro tra il ministro alle Politiche Agricole Maurizio Martina e i magistrati titolari dell’inchiesta sulla Xylella si farà, come più volte annunciato. Ma non sarà Martina a venire a Lecce, ma il pool dei magistrati a volare a Roma. L’incontro è fissato per mercoledì. Saranno presenti il Procuratore Cataldo Motta, l’aggiunto Elsa Valeria Mignone e il sostituto Procuratore Roberta Licci.
Insieme discuteranno sul decreto di sequestro urgente disposto dai magistrati e che ha bloccato l’abbattimento di centinaia di ulivi salentini mettendo in discussione e di fatto contestando, il piano Silletti, giudicato dalla procura inopportuno e quasi frettoloso. Il commissario straordinario dell’emergenza, indagato nell’inchiesta così come molti esponenti del mondo scientifico, nominato proprio dal governo, si è poi dimesso.
L’Europa è stata tratta in inganno sulla reale opportunità di abbattere gli ulivi colpiti dall’essiccamento, era una delle contestazioni della magistratura, ed ora è proprio questa la questione che sarà affrontata, dati e risultati scientifici paralleli alla mano.
Il Ministro Martina vuole essere informato dettagliatamente sulla questione per poi confrontarsi proprio con l’Unione Europe in vista di una possibile messa in mora dell’Italia per aver inadempiuto a contrastare l’espansione del batterio della Xylella.
Lunedì sera anche il presidente della regione Michele Emiliano ha incontrato Cataldo Motta, in un ascolto formale come “persona offesa”. Due in Procura a Lecce e poi il massimo riserbo sulle dichiarazioni rese da Emiliano messe a verbale.