Cronaca

Ucciso a colpi di pietra: la Piccinonno ora accusata di omicidio volontario

LECCE- E’ stato notificato in carcere alla leccese Valentina Piccinonno l’ordine di custodia cautelare per l’omicidio volontario e rapina ai danni di Salvatore Maggi. Le conclusioni della consulenza tecnica disposta dal Pubblico Ministero hanno evidenziato come il 73enne di Monteroni trovato cadavere il 28 giugno del 2015 morì a causa delle lesioni conseguenti ad una o più cadute al suolo subite nel corso di una colluttazione o di una aggressione e che in mancanza di un grave traumatismo cranico la morte non si sarebbe verificata.
La donna, che si era sempre difesa parlando di un’aggressione in seguito ad un tentativo di violenza, secondo il pm aveva invece la chiara intenzione di uccidere.  Se fosse stata realmente vittima di una aggressione a scopo sessuale avrebbe certamente chiesto soccorso a qualcuno, cosa che non ha fatto, cercando invece l’ausilio di un terzo soggetto per verificare le condizioni di salute dell’uomo, che sapeva di avere sicuramente ucciso.

L’ordinanza applicativa della custodia cautelare, disposta dal GIP MARITATI, è stata notificata presso la Casa Circondariale di Borgo San Nicola, dove la donna si trova reclusa per estorsione e lesioni personali commessi in danno della madre qualche giorno dopo la sua scarcerazione per il reato di evasione commesso proprio il giorno dell’omicidio

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