LECCE- Concessi i domiciliari a uno degli arrestati dell’operazione “Coltura”, con la quale i carabinieri del Ros di Lecce hanno smantellato il clan “Giannelli junior”, che sarebbe capeggiato da Marco, figlio dell’ergastolano Luigi.
Il blitz dei carabinieri scattò all’alba dello scorso 16 dicembre. 22 le ordinanze di custodia cautelare eseguite dai carabinieri: firmate dal gip Alcide Maritati, su richiesta della direzione distrettuale antimafia, sono state spiccate per associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione illegale di armi, corruzione e altri delitti aggravati dalle finalità mafiose. Tra gli arrestati anche il vicesindaco Giuseppe Provenzano, un imprenditore ed un infermiere.
Ad ottenere i domiciliari solo lui: per Cristiano Cera, il 24enne di Ugento, assistito dagli avvocati Gabriella Mastrolia e Francesco Fasano, è caduta l’accusa di associazione e delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Ora, il giovane potrà iniziare a seguire un percorso terapeutico.