NOVOLI (di M.Cassone) – Ieri sera Franco Arminio, poeta, scrittore, regista italiano e paesologo (così come ama definirsi), ha deliziato il pubblico del Teatro Comunale di Novoli dialogando con il Presidente del Consorzio dei Comuni Gal Valle della Cupa, Cosimo Valzano e con il Dirigente dell’Istituto Comprensivo di Novoli, Gilberto Spagnolo.
Il tema del dibattito dal titolo “Le vie di Antonio. Il buon cammino lento” ha aperto nuove visioni e aree di discussione sul paesaggio di Novoli nei giorni della festa in onore del Santo, e non solo.
Arminio ha posto l’accento sulle potenzialità che hanno i piccoli centri grazie alle tradizioni e alla cultura che gravita intorno agli accadimenti della comunità che andrebbe vissuta come si viveva una volta, tutti insieme e non come purtroppo l’evoluzione e la tecnologia ci ha portati a viverla, frazionandoci per interessi, per mestieri, per problemi, creando così uno strappo che andrebbe ricucito realizzando delle “sartorie” culturali pronte ad abbracciare tutti quanti, forgiando nuove trame.
Il poeta campano ha inoltre detto che – “L’Italia è uno dei paesi più cementificati d’Europa e necessita di un piano paesaggistico capace di creare delle zone incontaminate da tutto quello che non è natura”.
Si è detto molto innamorato del Salento, una terra magica, una terra di luce e ha invitato tutti a salvaguardarlo dalle “contaminazioni”, ha affermato inoltre che l’Italia è fortunata ad avere il Salento.
Arminio (collabora con “Il manifesto” e “Il Fatto Quotidiano”) ha dato la più bella delle impressioni: è un uomo di cultura che fa dell’umiltà la sua luce.
Nel momento in cui ha letto le sue poesie si è inginocchiato, prima in segno di rispetto verso i pastori che menzionava nei suoi versi e poi ha continuato a farlo di fronte al pubblico che ha gradito molto il gesto semplice e naturale.
L’incontro organizzato dall’Associazione Festina Lente, presieduta da Anna Maria De Luca, era inserito nel cartellone degli eventi collaterali della Fòcara 2016.
Un consiglio che infine ha dato a tutti è quello di camminare molto a piedi, di chiudere le macchine e di organizzare mensilmente delle passeggiate (anche di gruppo) verso i paesi limitrofi, e poi in giro per il Salento per conoscere, ammirare e amare tutta la bellezza che la natura ci ha donato.