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Luca Carboni chiude “L’alba dei popoli”

OTRANTO-Per un’eventuale collaborazione con artisti salentini, gli piace pensare a Giuliano. Per il resto, non è cambiato tanto dal cantautore che faceva impazzire tutti negli anni ’80 con i suoi versi, la sua chitarra e la sua “s” dolcissima, marchio di fabbrica bolognese.
Sembra proprio “Luca lo stesso”, il Luca Carboni che, nonostante la pioggia, ha scaldato Otranto, nell’ultima serata della lunga tre giorni de “L’alba dei popoli”.  E fa niente se qualche problema tecnico ha fatto ritardare l’inizio del concerto. Il fossato del castello aragonese era gremito.

I classici di sempre e un inedito (appunto “Luca lo stesso”) dal suo ultimo album “Pop up”. Le sue canzoni le sapevano tutti, soprattutto chi le ha avute come colonna sonora dell’adolescenza. Farfallina, Sarà un uomo, La mia città, L’amore che cos’è, Silvia lo sai… per cantare il passato, guardando al futuro del nuovo anno.

 

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