TUGLIE- Uno dei momenti più tristi e dolorosi che la comunità di Tuglie ricordi. Commozione e lacrime per l’ultimo addio alle 4 vite spezzate sull’asfalto nella tragedia di sabato pomeriggio. Migliaia di persone hanno salutato per l’ultima volta nel mesto via vai nella camera ardente allestita in Comune la piccola Viola, di 3 anni, i suoi nonni, Vito Muscatello e Rosetta Minerba e la zia Annamaria Minerba. Poi il corteo sino in chiesa, con la piccola bara bianca portata in spalla dal papà, il consigliere regionale Cristian Casili. La mamma, Marta Muscatello, è ancora ricoverata nell’ospedale Perrino a Brindisi, a fare i conti con le ferite riportate nell’incidente causato dalla cisterna impazzita che ha lasciato 5 morti sull’asfalto, e con un dolore immenso. L’ultimo bacio alla sua bimba lo ha dato in ospedale, dove la piccola bara si è fermata, prima di tornare a casa.
Abbiamo rispettato il dolore della famiglia, e le nostre telecamere ai funerali non c’erano. Un dolore immane e privato, che i congiunti delle vittime hanno chiesto di rispettare, e noi lo abbiamo fatto.
Stretti attorno al dolore di una famiglia distrutta, le maestre della piccola Viola, tutti gli amici, i parenti, le istituzioni, i compagni di partito del Movimento 5 stelle, di cui Casili fa parte, Barbara Lezzi e Luigi Di Maio , i sindaci di Tuglie e Nardò, il presidente della Regione Emiliano, il presidente della Provincia Gabellone.
I funerali sono stati celebrati nella Chiesa Madre di Tuglie dal vescovo monsignor Fernando Filograna e dal parroco don Emanuele, turbati e commossi, nella loro omelia.
Intanto l’inchiesta sulla strage di Fasano continua. Il 57enne di Terlizzi , conducente dell’autocisterna che ha invaso la corsia opposta travolgendo le auto, ha indicato un’Opel Corsa gialla come coinvolta nell’incidente e che ora gli inquirenti stanno cercando. Il conducente del tir in carcere con l’accusa di omicidio colposo plurimo.
