Politica

Amministrative 2017, nel centrodestra più candidati Sindaco che consiglieri e parte il primo sondaggio

LECCE- Non sarà facile individuare il dopo Perrone. Dopo quasi vent’anni di governo di centro destra, i dieci anni di Adriana Poli Bortone ed i dieci dell’uscente, la maggiore preoccupazione per gli ex partiti del Popolo delle Libertà sta in due interrogativi: i leccesi vorranno ancora una continuità oppure vorranno voltare pagina? E chi potrà meglio rappresentare il dopo Perrone? Per Forza Italia la scelta dovrà scaturire da una sintesi politica e l’extrema ratio delle Primarie potrebbe non esserci, nel capoluogo, dopo quanto emerso in occasione della scorsa, e prima esperienza, delle consultazioni per la riconferma, nel 2012, dell’attuale Sindaco. Fratelli d’Italia più propensi alle Primarie ma non rigidi su quanto gli azzurri vorrebbero mentre,i Conservatori e Riformisti, divisi tra più ipotesi di candidature, ed autocandidature , per la successione a Perrone.

Intanto in città qualcuno ha commissionato un primo sondaggio per tentare di dipanare gli interrogativi fatti poco fa. Un sondaggio su un campione di almeno 2000 persone tra telefonate e moduli da compilare. Se in una prima fase si fanno domande generali su possibile continuità di governo del centrodestra o su soddisfazione per la situazione del capoluogo, le successive vertono su i vari nomi in ballottaggio. Partendo dal centro sinistra con quello del consigliere regionale Sergio Blasi, sfiorando il movimento cinque stelle con il nome della senatrice Barbara Lezzi per poi finire su due espressioni del gruppo fittiano: Marti e Congedo. Le maggiori domande su quest’ultimo e sulla sua attività da Consigliere Regionale come se ne fosse il committente e qualora lo fosse ,o meno, gli interrogativi rispetto all’altra ipotesi sul tappeto: quella dell’onorevole Marti.

Partendo da questo, pur se proprio a Telerama dichiarò che nessuno gli aveva mai ipotizzato la sua discesa in campo, lo stesso Marti specificò anche che, in caso di Primarie, il confronto sarebbe con tutti i partiti della coalizione ma il nome dei fittiani non potrebbe che esser uno solo. Testualmente dichiarò: “non potranno esserci più nomi dallo stesso partito”. Un avviso di frenata per quanti già stanno tentando di costruire liste e candidature? Si, perché se forza Italia, secondo Pagliaro e lo stesso Vitali, ha una posizione ben chiara rispetto ad un nome della società civile con meriti e capacità di aggregare moderati e non solo, tra i Conservatori e Riformisti scaldano i motori, e lo si vede dall’attivismo, l’assessore ai lavori pubblici Gaetano Messuti, con i ripetuti incontri con i vari comitati cittadini, l’assessore al bilancio Attilio Monosi e non ultimo il consigliere comunale Daniele Montinaro. Per tutti loro potrebbe esserci l’investitura da Primarie interne di partito, per poi porre il nome del vincitore sul tavolo di coalizione o, direttamente, grazie all’intervento diretto del leader Fitto. Intanto si attendono i risultati del sondaggio cittadino.

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