BARI – “Tenere alta la guardia contro ogni forma di violenza legata al fanatismo che, periodicamente, attraversa la nostra storia”: così il sindaco di Bari, Antonio Decaro, che ha lanciato il messaggio partecipando a due cerimonie. La prima, in ricordo di Benedetto Petrone, il 18enne barese che 38 anni fa, fu ucciso a coltellate da ragazzi del Fronte della Gioventù. La seconda, in memoria dell’appuntato di polizia Giuseppe Filippo, ucciso il 28 novembre 1980 da terroristi di Prima Linea.
Petrone e Filippo -ha detto il sindaco- sono vittime dello stesso furore ideologico: Benedetto vittima della violenza dei fascisti, Giuseppe ucciso da terroristi che dicevano di combattere per la democrazia e la libertà”. “Ma noi di libertà dobbiamo vivere -ha sottolineato il sindaco- e non morire”. Infine, in occasione della cerimonia in ricordo del poliziotto ucciso, che si tenuta nella questura di Bari, il capo della polizia, Alessandro Pansa, ha inviato un messaggio esprimendo “vicinanza e affetto alla famiglia” di Filippo.