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Piano Paesaggistico ancora lettera morta, la proposta: due anni per adeguarsi

BARI-Non uno ma due anni di tempo affinché i Comuni si adeguino al Piano paesaggistico territoriale della Regione Puglia. Dopo, non ci saranno scuse e si applicherà in automatico, senza possibilità di mediazione. È il contenuto del disegno di legge che Anna Maria Curcuruto, assessore alla Pianificazione territoriale della Regione Puglia, ha inviato la scorsa settimana al presidente della V Commissione. Si concede più tempo, dunque, visto che l’anno stabilito dalla precedente titolare dell’assessorato, Angela Barbanente, scadrebbe a marzo. Inoltre, è previsto lo snellimento delle procedure burocratiche: l’iter ordinario della variante sarà sostituito da una semplice delibera di Consiglio comunale comunicata alla Regione, la cui intenzione è anche quella di rafforzare l’assistenza tecnica agli enti locali.

Il mancato adeguamento avrà ripercussioni: non solo non si potranno apportare correttivi e conciliare il Piano paesaggistico con la situazione contingente, ma i Comuni rischiano di essere tagliati fuori dalla distribuzione di molti finanziamenti, perché verrà applicata una politica di premialità nelle graduatorie sui fondi per progetti di rigenerazione urbana o riqualificazione ambientale.

È la risposta che arriva da Bari, dopo la fotografia che vede il Leccese ai primi posti in Italia per consumo di suolo, al pari di Napoli, con l’11,9 per cento di territorio già perduto. È questa la provincia più arretrata in Puglia per quanto riguarda la pianificazione del territorio, con strumenti urbanistici vecchi di quasi mezzo secolo. 39 Comuni, infatti, sono ancora dotati di Programmi di fabbricazione risalenti agli anni Settanta. Difficoltà tecniche, certo, ma anche economiche: il capitolo di spesa regionale per l’ammodernamento dei piani nel 2015 è stato pari ad appena 80mila euro, a fronte di richieste di circa 750mila euro, solo nell’ultima tornata. Fondi da trovare nelle pieghe della prossima programmazione: un milione di euro era stato annunciato dalla precedente giunta Vendola per l’adeguamento dei piani regolatori, pug e pdf al Piano paesaggistico, ma quelle somme non sono mai stati effettivamente impegnate.

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