LECCE (di Barbara Tornese)– Dentro la bellezza, le mostre, l’arte, la cultura. Fuori, un piccolo campo rom. E’ il caso del Castello Carlo V, nel cuore di Lecce, a due passi da Piazza Sant’oronzo. Il viale che lo costeggia è una vera e propria passerella, una vetrina per la città. Ma a fare da sfondo, non è la storico fontana dell’armonia, bensì le numerose bancarelle dei venditori ambulanti e i rom che, nel prato, ci hanno fatto casa.
“Ci mangiano, fanno la pennichella, buttano i rifiuti e urinano” spiega l’Assessore alle politiche ambientali Andrea Guido, raggiunto telefonicamente subito dopo aver scattato le foto nell’aiuola del castello. “Io, da solo, non posso fare molto. Le mie direttive devono essere eseguite. Servono misure drastiche. Il Comune ha emesso da tempo un’ordinanza anti bivacco. Ora – prosegue – sta al comandante dei Vigili Urbani farsi carico della situazione, inviando pattuglie di Vigili in centro, ogni, giorno, per mesi. Sono loro che devono letteralmente far alzare i Rom che ormai fanno da padrone in un’area verde del centro”.
Le pulizie, sia ordinarie che straordinarie, vengono eseguite regolarmente dal Comune. “Non facciamo in tempo, però, a inviare gli operatore ecologici – spiega Guido – che la situazione torna punto e a cpo. Rifiuti, cartacce, vestiti. Puntuali, dopo pranzo, si piazzano nell’aiuola. Riempiono di spazzatura persino le grate del castello. Quando abbiamo effettuato la pulizia delle palme, abbiamo addirittura trovato all’interno chili e chili di vestiti conservati”.
“Ricevo continue segnalazioni – conclude Guido – di cittadini che si lamentano per via delle numerose multe eseguite in uno stesso quartiere e, spesso, in modo furtivo. Mi piacerebbe che lo stesso impegno nel sanzionare, venisse impegato anche per i controlli nelle aree del centro in cui bivaccano i rom”.