Cronaca

Banditi in azione tra supermercati e distributori di benzina: arrestati i presunti rapinatori seriali

LECCE- Sono finiti in manette i presunti autori di una serie di rapine a mano armata messe a segno nel territorio delle marine leccesi e della Grecìa Salentina nel periodo tra Giugno e Luglio 2013. Si tratta di  Carmine Pantaleo CALOGIURI e Massimiliano APOLLONIO.Almeno sei i colpi perpetrati in danno di supermercati e distributori di benzina a Castrì di Lecce, a Uggiano la Chiesa, a Borgagne di Melendugno, a Strudà di Vernole e a Castrignano dei Greci, presi letteralmente d’assalto dalla coppia di malviventi che, travisati e armati di fucile a canne mozze e pistola, hanno seminato paura persino tra  turisti.

Come un puzzle che si compone ora dopo ora, i militari hanno minuziosamente raccolto e sistemato tutti i tasselli, iniziando ad indagare sulla coppia, quando venne arrestata in occasione della rapina messa in atto a Torre dell’Orso, il 18 luglio 2013, in una tabaccheria. In quell’occasione agirono con passa montagna e armati di fucile a canne mozze, proprio la stessa arma guarda caso usata nelle altre rapine in giro per il Salento.

La convinzione che potesse trattarsi della coppia che stava terrorizzando la Grecìa Salentina, ha portato i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile ad approfondire elementi e convergenze investigative su una serie di rapine avvenute con le medesime modalità delle settimane precedenti. E ancora la comparazione dei vestiti e dei passamontagna, le testimonianze, i filmati dei sistema di videosorveglianza, le analisi del DNA e delle tracce biologiche rinvenute sui passamontagna ritrovati nascosti in un trullo. Tanti elementi che una volta incrociati hanno consentito di contestare agli indagati i reati di rapina aggravata in concorso, detenzione illecita di arma da fuoco alterata, ricettazione in concorso e lesioni aggravate. Apollonio, attualmente già in carcere per associazione mafiosa, e CALOGIURI Carmine Pantaleo, associato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, resteranno a disposizione dell’A.G. mandante per l’interrogatorio di garanzia.

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