LECCE- Gli operatori balneari potranno essere liberi di decidere se rimuovere o meno le strutture a fine stagione, svincolati quindi dalle imposizioni dei comuni. Lo prevede, come spiegano i giudici del Tar in una recentissima sentenza, il Piano paesaggistico territoriale regionale.
Il Tar Lecce ha infatti sospeso le prescrizioni con cui l’Amministrazione paesaggistica e un Comune costiero salentino avevano imposto ad alcune società (difese dagli avvocati prof. Pier Luigi Portaluri e Giusi Margiotta) di rimuovere al termine della stagione estiva le loro strutture per l’intrattenimento turistico.
La decisione ha accolto le richieste delle ricorrenti affermando che il nuovo Piano paesaggistico , nei territori costieri possono essere realizzate «attrezzature facilmente rimovibili […] che non compromettano gli elementi naturali e non riducano la fruibilità ed accessibilità dei territori costieri […], che siano realizzate con materiali ecocompatibili, senza utilizzo di materiali cementati di qualsiasi genere e fondazioni nel sottosuolo, nel rispetto delle specifiche norme di settore e purché siano installate senza alterare la morfologia dei luoghi».