LECCE- Istigazione al suicidio, ipotesi di reato al momento contro ignoti. Su questo sta lavorando la procura che ha aperto un fascicolo sulla morte dello studente 28enne di Ceglie Messapica avvenuta mercoledì sera nel suo appartamento di via Giammatteo, a Lecce. Lo studente si sarebbe tolto la vita con un colpo di pistola mentre era nella sua stanza. L’arma, una Glok calibro 9×21, era legalmente detenuta per uso sportivo.
Gli inquirenti quindi vogliono vederci chiaro sui motivi per i quali il ragazzo abbia compiuto un gesto tanto drammatico. La formulazione dell’ipotesi di reato è un atto dovuto per poter disporre l’autopsia che sarà eseguita nelle prossime ore.
A ritrovare il corpo sono stati i genitori. Da troppo tempo il figlio, iscritto alla facoltà di scienze politiche dell’università del salento, non dava notizie. Da qui la decisione di raggiungere l’appartamento leccese preso in affitto.
Ieri sera, in via Giammatteo, un via vai di ambulanze e volanti della polizia che ora stanno conducendo le indagini. Il ragazzo si sarebbe dovuto laureare tra un mese, ed ora le indagini si concentrano anche sul suo percorso di studi.