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Il Nardò avrebbe trovato il suo “Tesoro”

LECCE – Manca poco ormai e l’U.S.Lecce sarà ufficialmente acquisita, lunedì 9 novembre alle ore 17:30, con il documento firmato alla presenza del notaio dott. Rocco Mancuso, dalla cordata guidata dall’avv.Saverio Sticchi Damiani; il presidente Savino Tesoro, dopo l’approvazione del bilancio, il 28 ottobre, ha rassegnato le dimissioni.

Termina così dopo tre anni l’avventura dell’imprenditore originario di Spinazzola che innamoratosi del Salento, insieme alla famiglia, decise di legarsi al destino della squadra giallorossa salvandola dai carboni ardenti del dopo Semeraro. Superata la tristezza iniziale della cessione, la famiglia Tesoro non abbandona il calcio salentino ma riparte da Nardò. Mancherebbe soltanto l’ufficialità infatti alla notizia di una loro vicinanza più che amichevole alla società neretina. Già in estate con l’arrivo della colonia degli ex Lecce, da Chironi a Malcore, passando per Versienti, Montinaro, Cassano, Moriero e il colpo di mercato El Tuma Martinez, era lampante che l’amicizia stretta tra Maurizio Fanuli e Savino Tesoro, stesse sfociando in qualcosa di più importante; a lavorare a capofitto per il progetto Nardò infatti, affiancando il “diesse” Andrea Corallo nelle operazioni di mercato, c’è stato, secondo delle indiscrezioni, Francesco Lillo ex team manager del Lecce, legato a doppio filo alla famiglia Tesoro.

Quindi, dai lupi leccesi ai tori neretini, dal giallorosso all’amaranto ma pur sempre in Salento, il passo è stato breve, e sognando finalmente di vincere qualcosa di importante in questa zona d’Italia che tanto amano, i Tesoro rilanciano la loro passione e si rilanciano? Attendiamo l’ufficialità: potrebbe arrivare nel 2016 che ormai è alle porte. E… se sono rose fioriranno.

 

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