LECCE – I risultati della ricerca di Legambiente e cioè della ventiduesima edizione di Ecosistema Urbano, realizzata in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Ambiente Italia e Sole 24 Ore sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani, fanno scivolare Lecce nella casella numero 89, dietro a Taranto (82), Brindisi (37), Foggia (56) e Bari (66).
Aria, acque, mobilità, rifiuti, sicurezza stradale, energia, questi sono i parametri secondo i quali è stata stilata la classifica che denota, ancora una volta, il divario tra nord e sud: Verbania, Trento, Belluno, Bolzano, Macerata e Oristano guidano la classifica nazionale.
Lecce è la città che produce più rifiuti pro capite (614 kg per abitante l’anno), così come è ultima sul tasso di motorizzazione ogni 100 abitanti, ed è altissimo il consumo idrico domestico 153,3 litri pro-capite; sulla dispersione dell’acqua dalla rete invece la peggiore risulta Bari con il 51,3%, la migliore Foggia con il 5,4%, mentre Brindisi, Taranto e Lecce sono nel mezzo con 37,4%, 38,8% e il 45,7%.
Numeri che devono fare riflettere tutti per cercare insieme di migliorare e crescere. Perché, per ora, Lecce risulta tra le Aree urbane che più arrancano e faticano a rinnovarsi in chiave sostenibile.
