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LE PAGELLE – Foggia-Lecce 4-0: promossi e bocciati tra i giallorossi

LECCE (di C. Tommasi) – Le pagelle del derby Foggia-Lecce allo stadio “Pino Zaccheria” vedono rossoneri e giallorossi autori di un primo tempo vivo, equilibrato e con le due squadre che si affrontano senza nessun timore e a viso aperto. Passano avanti i padroni di casa al 35’ con una punizione al bacio del solito Vincenzo Sarno deviata dalla barriera giallorossa.

Nella ripresa al 38’, il Lecce già in dieci per l’espulsione di Freddi di pochi minuti prima, il Foggia va sullo 2-0 grazie alla spigolosa punizione di Gigliotti. Il 3-0 lo mette a segno capitan Agnelli, mentre il neo-entrato Floriano punisce ancora Perucchini in diagonale all’80’. Finisce 4-0 per gli uomini di Roberto De Zerbi che si lasciano alle spalle il periodo “no”, mentre il Lecce rimane “tristemente” inchiodato a sei punti in classifica e con numerosi punti interrogativi.

Filippo Perucchini: SO AND SO. Nulla fa in occasione dell’1-0 degli uomini di De Zerbi, poi viene ancora bucato ad inizio ripresa, sempre su punizione (questa volta imprendibile). Arriva anche il 3-0 di Agnelli che sorprende in uscita l’ex Varese e poco dopo ecco servito il poker. Non immune da colpe. VOTO 5.

Andrea Beduschi: LUNATICO. Lo spagnolo Saint-Maza e compagni sono in giornata di belle e pimpanti giocate ed il terzino di Treviglio fa fatica a stare dietro agli avversari. L’impegno e la determinazione non mancano, ma non è più il “sicuro” giocatore del finale della scorsa stagione. VOTO 5.5.

Gianluca Freddi: INGENUO. Il centrale romano è autore nel primo tempo di una prestazione attenta e senza grosse sbavature degne di nota. Quando può cerca di rendersi pericoloso in avanti. Nella ripresa sgambetta ingenuamente Iemmello, (era già ammonito) e finisce anzitempo il match lasciando colpevolmente i suoi in dieci. VOTO 4.5.

Alessandro Camisa: CONCRETO. Il difensore dal cuore giallorosso conferma anche nel derby allo “Zaccheria” di essere uno dei punti di riferimento del reparto arretrato salentino. Quando non ci arriva con la gamba, ci mette l’esperienza in quella che è la giornata più nera dei suoi dall’inizio del campionato. VOTO 6.

Matteo Liviero: COMPITINO. Iemmello non è di certo un cliente facile da tenere a bada, ma il terzino sinistro ex Juve non si perde d’animo e cerca di tenere botta. Poco volenteroso, però, nel far ripartire l’azione e non precisissimo nel crossare per i compagni di squadra. VOTO 5.5.

Giuseppe De Feudis: INCONSISTENTE. Prova ad imporsi col fisico ma, soprattutto nel primo tempo, è un po’ troppo disordinato con i movimenti. Si risintonizza ad inizio ripresa, quando cerca con insistenza di dare uno scossone ai suoi, ma la sinfonia non cambia. VOTO 5.5.

Sergiu Suciu: APPANNATO. Tarda ad entrare in partita e a calarsi nella parte anche perché non ha ancora i 90’ nelle gambe. Col passare dei minuti la sua prestazione migliora e strappa una sufficienza di fiducia perché è stato uno dei pochi tra i suoi a cercare di salvare il salvabile. VOTO 6.

Franco Lepore: VOLENTEROSO. Lavoro da maratoneta in ogni zona del campo, anche se il centrocampista di San Pio non è lucido come nelle passate uscite. Il capitano giallorosso, però, cerca di fare sempre la cosa giusta al momento giusto. Nella ripresa cerca anche il gol. VOTO 5.5.

Juan Surraco: PIMPANTE. L’uomo ovunque tra i giallorossi. Corre, lotta, difende il pallone e costruisce: l’uruguaiano è meno volenteroso sotto porta ma è sicuramente uno dei migliori tra i giallorossi nella prima parte del match. Unica pecca: è sua la deviazione sulla punizione di Sarno. Dal 51’ Asta gli preferisce Papini. VOTO 6.

Abdou Doumbia: DIESEL. Fa girare la palla lentamente, con poche idee e pure banali. “Dudù” è impreciso sotto porta in più occasioni, soprattutto al 39’ quando ha una palla d’oro per ferire i satanelli. Per il resto, cerca di fare a sportellate con la ben organizzata difesa rossonera e ha quasi sempre la peggio. Dall’81’ st entra in campo Vècsei. VOTO 5.

Abou Diop: ON-OFF. L’attaccante senegalese prova ad intermittenza ad impensierire sin dai primi minuti la retroguardia avversaria e a tratti ci riesce (il terminale offensivo giallorosso ha almeno due occasioni da rete nel pt), ma non sembra ancora al top della forma fisica e non è servito a dovere dai compagni di squadra. Isolato. Dal 55’ st lascia spazio a Curiale. VOTO 5.

Romeo Papini (dal 51′ st): D’ESPERIENZA. Il capitano giallorosso rientra in campo dalla squalifica nel momento peggiore dei suoi e cerca di trascinare la squadra come meglio può, ma il risultato non cambia. VOTO 5.5.

Davis Curiale (dal 55’ st): RIECCOLO. L’ex bomber del Frosinone prova a metterla dentro pochi secondi dopo dal suo ingresso in campo, ma per l’arbitro l’attaccante giallorosso è in fuori gioco. Vuole e prova a fare la differenza, ma per il suo Lecce non è proprio giornata. Si eclissa del tutto sul finire. VOTO: 5.5.
Bàlint Vècsei (dall’81’ st) s.v.

Allenatore Antonino Asta: GIORNATA NERA. Il suo Lecce, non ancora con un’identità tattica ben precisa, almeno nel primo tempo continua a giocare un calcio propositivo ma questa volta a “salvarlo” non c’è nemmeno il risultato. La manovra, a tratti, resta compassata, così come le idee che vengono meno con il passare dei minuti complice anche l’inferiorità numerica. VOTO 5.

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