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Il Lecce cade rovinosamente a Foggia

FOGGIA (di M.Cassone) – Il Lecce cade rovinosamente allo Zaccheria di Foggia. I padroni di casa vincono meritatamente con quattro gol di scarto e rinascono dopo lo stentato avvio di campionato. Fino al vantaggio rossonero la gara è giocata bene da entrambe le squadre, poi Sarno rompe tutti gli equilibri, Freddi si fa espellere e i satanelli dilagano con intelligenza tattica grazie ai gol di Gigliotti, Agnelli e Floriano. 

PRIMO TEMPO 4-3-3 per De Zerbi con Narciso; Angelo, Gigliotti, Loiacono, Di Chiara; Gerbo, Coletti, Agnelli; Sainz-Maza, Iemmello, Sarno.

Asta risponde col suo 4-2-3-1 con Perucchini; Beduschi, Camisa, Freddi, Liviero; De Feudis, Suciu; Lepore, Surraco, Doumbia; Diop.

Parte forte la squadra di casa: al 3° si rende pericolosa con Iemmello che cercato da Sarno fa tremare la difesa giallorossa, Perucchini esce in maniera imprecisa ma la sfera termina in angolo. Gli ospiti rispondono dopo 4 minuti con Diop che riceve da Liviero, anticipa Narciso ma la palla termina fuori. Col passare dei minuti il Lecce cresce ma è il Foggia ad andare vicinissimo al gol al 14°: Sarno giganteggia sulla destra, serve col goniometro Iemmello che di piatto destro, da circa undici metri, manda di poco fuori il pallone.

La partita è gradevole ed offre continui capovolgimenti di fronte. Sarno è la spina nel fianco per i salentini così come Surraco prova ad esserlo per i satanelli.

Il Foggia al 18° fa tremare ancora il Lecce: Maza batte una punizione servendosi di uno schema, passa la sfera a Di Chiara sulla sinistra che mette in mezzo un cross velenoso per Iemmello che da pochi metri si incarta sulla sfera e si fa anticipare da Freddi.

Al 23° occasione ghiottissima per il Lecce: Suciu pesca Diop che con una zampata prova a colpire Narciso che si salva miracolosamente con la mano destra. Cinque minuti dopo episodio molto dubbio nell’area giallorossa: il solito Sarno crossa in mezzo e la palla è deviata da Doumbia con un braccio, il Foggia protesta vivacemente ma per l’arbitro non è rigore.

Il Lecce non sta a guardare e potrebbe passare in vantaggio al 31° ma Narciso si traveste da Superman e toglie dal sette, con un volo plastico, il pallone impattato ottimamente di testa da Diop sul cross preciso di Surraco. Il gol è nell’aria ed arriva, è di marca rossonera, lo sigla Sarno; il piccolo “satanello” calcia una punizione dai 25 metri, per un fallo subito da Freddi, la sfera finisce sulla barriera e si insacca alle spalle di Perucchini che può soltanto raccoglierla dal fondo del sacco.

Il Lecce prova a reagire ma non riesce a trovare il gol. Dopo due minuti di recupero termina il primo tempo col Foggia in vantaggio.

SECONDO TEMPO – Si apre nel peggiore dei modi per il Lecce e nel migliore per il Foggia il secondo tempo. I giallorossi rimangono in dieci al 47°: Freddi sgambetta Iemmello lanciato a rete, si becca il secondo giallo e rientra anzitempo negli spogliatoi. Sulla punizione seguente, Gigliotti disegna una parabola fantastica, da manuale del calcio, e batte Perucchini. Il Lecce sprofonda nel panico, dopo appena tre minuti si ritrova sotto di due gol e con un uomo in meno. Poi incomincia il valzer delle sostituzioni: al 52° Papini per Suciu, al 55° De Zerbi risponde con Floriano al posto di Maza, al 55° Curiale prende il posto di Diop.

L’ex Trapani va subito a segno, di rapina, prende la sfera e deposita alle spalle di Narciso, ma per l’assistente di gara è fuorigioco. Molto dubbia questa decisione. Il Lecce seppur in dieci prova a riacciuffare la gara che sembra ormai compromessa, il Foggia è ordinato e in maniera intelligente controlla. Al 64° è Lepore a provarci al volo su un cross ricevuto da Papini, Narciso para, non trattiene ma libera la difesa.

La squadra di casa però è pungente, è viva, è più organizzata del Lecce e con l’uomo in più spinge e trova il terzo gol: al 66° l’indemoniato Sarno serve con precisione chirurgica Agnelli che si inserisce tra le maglie giallorosse, entra in area, attende l’uscita di Perucchini e lo batte inesorabilmente. Lo Zaccheria esplode di gioia, per il Lecce il buio diventa ancora più buio.

Non c’è più partita. Il Lecce si sgretola e il Foggia firma il poker con Floriano che servito da Sarno batte in diagonale Perucchini. A questo punto la formazione di casa inserisce il pilota automatico e si avvia a tagliare, dopo tre minuti di recupero, il traguardo di una meritata e larga vittoria.

TABELLINO
FOGGIA – LECCE 4-0

FOGGIA (4-3-3): Narciso; Angelo (85° Bencivenga), Gigliotti, Loiacono, Di Chiara; Gerbo, Coletti (82°Riverola) , Agnelli; Sainz-Maza (55° Floriano), Iemmello, Sarno. A disp.: Micale, De Giosa, D’Allocco, Lodesani, Bollino, Viola, Agostinone, Sicurella. All.: De Zerbi

LECCE (4-2-3-1): Perucchini; Beduschi, Camisa, Freddi, Liviero; De Feudis, Surraco (52° Papini); Lepore, Suciu, Doumbia (81°Vècsei); Diop (56°Curiale). A disp.: Bleve, Salvi, Legittimo, Gigli, Cicerello, Lo Bue, Cosenza, Curiale, Pessina, Carrozza. All.: Asta

ARBITRO: sig. Marco Mainardi di Bergamo
ASSISTENTI: sig. Orlando Pagnotta di Nocera Inferiore e Massimo Manzolillo di Sala Consilina
MARCATORI: 35° Sarno (F), 48° Gigliotti (F), 66° Agnelli (F), 80° Floriano (F)
AMMONITI: 19° Surraco (L), 45°Coletti (F), 68° Papini (L), 75° De Feudis (L)
ESPULSI: per doppia ammonizione 34° e 47° Freddi (L)

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