Cronaca

Picchia selvaggiamente la madre: arrestata la donna accusata di rapimento e omicidio

LECCE- Voleva da sua madre soldi per comprare alcolici e, davanti al rifiuto della donna, l’ha brutalmente picchiata con calci e pugni e rompendole la faccia con un posacenere.  Sequenze di una violenza inaudita, riservata da una figlia alla propria madre: per questo è stata arrestata Valentina Piccinonno. Il suo nome e la sua foto sono noti perché già coinvolta in fatti di cronaca pesantissimi: un’indagine per omicidio ed il rapimento-lampo di una bambina.
Una volante è intervenuta in un appartamento in via Marcianò, a Lecce, dov’era stata segnalata una lite violenta in corso. Già per strada i poliziotti hanno sentito le urla che arrivavano dal primo piano. Sul pianerottolo hanno trovato, seduta per terra, una donna con il viso tumefatto ed evidenti ferite anche sulle braccia. Ha raccontato agli agenti che la figlia, Valentina Piccinonno, 32 anni, era rincasata poco prima e che, con tono minaccioso, le aveva chiesto del denaro per acquistare bottiglie di alcolici.

La madre le ha detto di no e la figlia, per tutta risposta, prima le ha urlato contro e poi ha iniziato a picchiarla selvaggiamente gridando: “In questa casa comando io” e minacciandola di morte. Poi ha preso la madre per i capelli, l’ha trascinata lungo il corridoio, è arrivata in camera da letto, ha afferrato un posacenere di ceramica e l’ha usato come arma per colpire in viso la povera vittima. La donna, insanguinata, è riuscita ad arrivare in cucina e a prendere il cellulare per chiamare la Polizia, ma la figlia le ha strappato il telefono dalle mani. A quel punto la donna ha chiesto aiuto ai vicini. Sul posto è arrivata un’ambulanza che ha portato la vittima nell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Aveva contusioni ovunque ed fratture al naso. Dopo essere stata medicata, è stata dimessa con una prognosi di 15 giorni.

La casa era piena di macchie di sangue; in camera da letto i cocci del posacenere che, per la furia dei colpi, si è rotto. Valentina Piccinonno è stata arrestata per tentata estorsione e lesioni gravi. È la stessa donna che, a giugno dell’anno scorso, fu arrestata per il rapimento di una bambina di sei anni in un parco giochi a Monteroni. I carabinieri la rintracciarono subito e liberarono la bimba; nel giugno scorso, mentre era ai domiciliari, è stata arrestata per evasione ed indagata per omicidio volontario per la morte, a colpi di pietra, del 74enne Salvatore Maggi. Poco dopo l’omicidio fu fermata dalla Polizia mentre guidava l’auto della vittima. Lei si giustificò dicendo di averlo ammazzato per difendersi dal tentativo dell’uomo di violentarla. La Piccinonno era libera per decorrenza dei termini.

VALENTINA PICCINONNO

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