CronacaPolitica

Oncologico Bari, Emiliano: “Troppi soldi, pochi servizi. Si alle dimissioni dei vertici”. E il Salento fa da Cenerentola

BARI– 50 milioni di euro di finanziamento, 23 primari, solo 80 posti letto. L’Istituto Oncologico di Bari, nonostante i grossi investimenti in suo favore, “non funziona”. A dirlo è stato il presidente della Regione Michele Emiliano rompendo il silenzio su una situazione che, come ha detto lui stesso in Aula, conoscono tutti.

Motivo per il quale la giunta, dopo l’approvazione da parte del Consiglio regionale di un ordine del giorno proposto dal movimento 5 stelle, chiederà le dimissioni dei vertici dell’Oncologico. L’accusa dei pentastellati è che il Direttore Generale, “nel connivente silenzio del CIV, abbia operato scelte e azioni che hanno svilito il settore della ricerca quando non hanno rappresentato dei veri e propri estremi di reato per i quali fermo restando la presunta innocenza, aspettiamo valutazioni a seguito dell’esposto in Procura e presso il Tar”. La questione non è limitata alla sanità barese, perché quel centro oltre ad essere grande attrattore di risorse pubbliche evidentemente sottratte ad altre destinazioni, è anche polo che attrae pazienti dalle altre province.

E non solo. E’ un Ircss esattamente come il Panico di Tricase che, però, come ha fatto notare il presidente del gruppo Oltre con Fitto Ignazio Zullo, “riceve dotazioni decisamente inferiori rispetto ai posti letto che invece ha”. A voler indagare sulle discrepanze tra l’Oncologico di Bari e gli equivalenti reparti delle strutture pubbliche e private del Salento è il vicepresidente della Commissione Sanità, oncologo del Movimento Schitulli, Luigi Manca. “Mi adopererò – haddetto – perché l’audizione venga convocata in tempi rapidi, per far luce su tanti aspetti controversi emersi e che fotografa perfettamente lo stato della sanità pugliese, sospesa tra grandi potenzialità, prestazioni non all’altezza delle aspettative e delle esigenze che diventano poi vere e proprie emergenze, pagate dalla collettività a carissimo prezzo e sulla propria pelle”.

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