Cronaca

“Perseguitata da presunti debiti”: il caso di una pensionata leccese

LECCE-Una pensionata leccese di 72 anni, gravemente cardiopatica, da mesi pare essere perseguitata per presunti debiti assunti con una carta di credito cosiddetta “revolving”. Il caso è stato segnalato all’associazione CODICI -Centro per i Diritti del Cittadino- . La donna, sottoposta nel giugno scorso all’ennesimo intervento chirurgico, è costretta da anni -spiega l’avv. Stefano Gallotta, segretario CODICI Lecce- c a versare ad una finanziaria importi mensili pari a circa la metà della propria pensione in quanto si è ritrovata suo malgrado titolare di una di queste famigerate carte “revolving”. Ma di cosa si tratta con queste carte, spiega Gallotta, l’utente ha la “sensazione di utilizzare una normale carta di credito che gli consente di rientrare nei limiti di spesa concessi con il versamento di comode rate di basso importo; non v’è nulla di più falso, perché a governarle è un meccanismo rotativo diabolico di moltiplicazione dei tassi d’interesse.

In buona sostanza, il consumatore con queste carte non finisce mai di pagare i propri acquisti (anche una semplice spesa al supermercato), perché man mano che si avvicina all’estinzione del debito scende l’importo delle singole rate e si accumulano gli interessi”.

L’associazione ha provveduto a richiedere (con raccomandata a.r. e successivo fax) alla finanziaria una copia della documentazione contrattuale e dei relativi estratti conto, per verificare ogni possibile anomalia e illiceità in tale rapporto, sottolineando che, a causa delle gravi condizioni di salute della pensionata, non sottoponibile a pressioni psicologiche e stress in quanto appena operata al cuore, la stessa avrebbe eletto formale domicilio presso la sede di Codici Lecce.

Malgrado ciò, la finanziaria, direttamente e/o tramite società di recupero crediti, ha iniziato a tempestare la malcapitata con telefonate intimidatorie, lettere di sollecito al suo recapito e, negli ultimi giorni, inviando propri incaricati presso la sua residenza, i quali addirittura insistevano per accedere in casa per riscuotere. queste iniziative, realizzate anche in presenza di testimoni, stanno mettendo in grave pericolo le già precarie condizioni di salute della pensionata, tanto da rendere necessario, in più occasioni, l’intervento del proprio medico curante.

Codici Lecce, che sta avviando ogni iniziativa a tutela del diritto alla salute e degli ulteriori diritti e interessi della pensionata, rammenta che, secondo la giurisprudenza, le richieste di pagamento moleste e petulanti possono dar luogo a conseguenza penali e, al contempo, invita i consumatori a informarsi adeguatamente prima di utilizzare questi strumenti di pagamento”.

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