LECCE- Il Lecce di Antonino Asta chiamato a riscattare l’esordio nero contro la Fidelis Andria. Incertezza sullo schema da adottare a Castellammare per cercare di battere la Juve Stabia, tutto dipende dal recupero di alcune pedine.
Invertire la rotta, subito. E’ quello che chiede Antonino Asta ai suoi uomini per far dimenticare la sconfitta in casa contro la Fidelis Andria. Ma pesano ancora una serie di incertezze, in vista della seconda prova di campionato, sull’undici da schierare al Menti di Castellammare contro la Juve Stabia domenica alle 20.30.
Il tecnico siciliano spera che molte pedine importanti possano recuperare per scendere in campo contro i campani: sono davvero tanti, quasi un’intera formazione, i calciatori che in questi giorni si sono affidati alle cure dei massaggiatori giallorossi.
Per questo si possono solo fare delle ipotesi sull’undici su cui Asta darà il disco verde, e la prima incertezza riguarda lo schema da adottare. Bisognerà verificare se l’allenatore opterà per il trequartista dietro le due punte, l’assetto scelto per l’esordio contro gli andriesi, o se alla fine sceglierà i 4 in linea con un più tradizionale 4-4-2. Questo modulo però, con Surraco e Doumbia esterni di metà campo rischia di esporre troppo i giallorossi in proiezione offensiva, ecco perché Asta in definitiva potrebbe preferire il 4-3-1-2 magari con un rimescolamento delle carte, scelto per ragioni tattiche o imposto dall’infermeria.
Il Lecce potrebbe schierarsi, il condizionale è d’obbligo, con Perrucchini tra i pali Liviero – Camisa – Freddi e Lobue da sinistra a destra in difesa. Lepore Papini e Suciu a centrocampo, con Surraco dietro a Curiale e Moscardelli la cui presenza non dovrebbe essere in discussione. Obiettivo 3 punti. Arbitrerà Marinelli di Tivoli.
