LECCE- Il tecnico giallorosso Asta studia il Lecce del riscatto. A Castellamare di Stabia serve subito una reazione alla sconfitta incassata in casa contro la Fidelis Andria che non ha fatto emergere quanto preparato alla vigilia dell’esordio in campionato. Tra i limiti più evidenti, l’isolamento del reparto offensivo. Anzi, una fase offensiva che ha funzionato male, non come previsto.
Anche la rete difensiva ha mostrato dei buchi evidenti, sincronismi non ancora perfetti hanno permesso alla formazione ospite di infliggere alla squadra giallorosso l’uno-due che ha compromesso poi l’incontro. Eppure, la rete di Moscardelli aveva riaperto la partita, ma per i motivi detti prima il Lecce non ha saputo buttare giù il muro alzato dalla squadra andriese. Da rivedere, tuttavia, le geometrie che devono consentire alla squadra di servire con più continuità, e bene, gli attaccanti schierati da Asta.
Non è escluso che per la prima partita esterna il tecnico giallorosso non pensi ad un altro schieramento come avvenuto nello scorcio finale della partita contro l’Andria, con quel 4-2-4 che probabilmente ha dato al Lecce maggiore spinta, e anche convinzione.
A Castellamare difficile vedere in campo Salvi, e anche De Feudis. Sarà a disposizione Doumbia che, per motivi familiari, ha saltato il primo incontro, e probabilmente Diop. Intanto, Rosafio è stato ceduto in prestito al Monopoli.