LECCE- “Le case prima a noi e poi ai profughi”. E’ questo l’ appello che alcune persone leccesi, sfrattate e quindi senza casa, hanno rivolto al vescovo di Lecce. “Non è giusto -dicono- che nessuno aiuti noi e che ai migranti venga prospettata l’idea di av ere subito un alloggio, ma dov’e’ la giustizia?”. Lo rende noto Tommaso Prima, dell’associazione Nessuno Tocchi Caino.
Domani la signora Laura Critelli ed il sig. Pietro Scatigna, due casi emblematici dell’emergenza abitativa a Lecce, su iniziativa di alcuni senatori del Movimento 5 Stelle saranno ricevuti a roma al senato e giovedì saranno in diretta su Rai Uno a “Storie vere”.
Anche l’associazione Codici Lecce si occupa di loro. “Gli appelli alle istituzioni locali -dicono- sono caduti nel vuoto, così come la proposta di istituire un tavolo di lavoro che individui e metta da subito a disposizione, per le emergenze più gravi, quegli edifici del patrimonio comunale e/o di altri soggetti pubblici o privati al momento inutilizzati e/o vuoti da tempo, da dedicare alla riprotezione abitativa dei nuclei familiari in disagio estremo”.