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Frecciarossa e Alta velocità, Pagliaro: “Intervengano i Prefetti”. Il Pd scrive a Delrio, sindacati e 5 stelle: “Mobilitiamoci”

LECCE- Lo fece già nel 2011 parlando allora di una “tendenza che inesorabilmente rischia di condannare all’isolamento il Salento, le nostre città e i nostri cittadini”. Oggi, dopo 4 anni, rinnova il suo appello ai prefetti di Lecce, Brindisi e Taranto Paolo Pagliaro, dell’ufficio di Presidenza di Forza Italia e Presidente del Movimento Regione Salento. La vicenda è sempre quella del Frecciarossa, il treno veloce per Milano dalla cui corsa il Salento è rimasto escluso. “Rinnovo il mio appello ai perché sulle infrastrutture prendano in mano la palla: spetta a loro convocare  un tavolo interprovinciale, tra eletti, forze politiche e amministrative per dare realmente slancio al Salento e al diritto alla mobilità dei cittadini”. “Quella sulla Frecciarossa –aggiunge- è una sacrosanta battaglia, ma  non può essere la guerra per il nostro territorio. 

A parte il fatto che mancano le infrastrutture, è necessario ripartire dall’infausta delibera approvata dal Governo Vendola, il Piano Regionale dei Trasporti del marzo 2010: una vera pietra tombale sul trasporto in Salento perché concentrava gli investimenti –come sempre- solo su Bari. Come è evidente, paghiamo scelte del passato contro cui nessuno osò alzare il dito, tranne noi.

E se Frecciarossa è alquanto improbabile che riesca ad arrivare a Lecce, per il gap infrastrutturale che subiamo, vogliamo sapere a che punto è la linea per l’alta capacità/ velocità Napoli-Bari, che se dovesse ancora una volta fermarsi a Bari come per l’autostrada determinerebbe il definitivo arretramento del Salento. Per questo –conclude Pagliaromi auguro che i prefetti raccolgano la sfida e si facciano artefici di quella rivoluzione necessaria e meritata nella nostra terra”.

Intanto gli onorevoli Salvatore Capone ed Elisa Mariano scrivono al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio:“Il Salento è da troppo tempo marginalizzato da una inspiegabile penalizzante politica del trasporto ferroviario nazionale. A riprova di ciò la decisione di Trenitalia che lascia ancora una volta sguarnita un’ampia porzione del territorio (Lecce, Brindisi e Taranto) pur in presenza di cifre da record nella stagione turistica. Da qui la mobilitazione del nostro territorio – si legge – perchè si possa porre fine ad una politica discriminatoria.

E sull’alta velocità interviene anche il Movimento 5 Stelle con il consigliere Mario Conca:”Il Salento non è terra di nessuno. La decisione di trenitalia ferisce la dignità . Siamo pronti a mobilitare Movimento e delegazione parlamentare. Chi pensa che l’italia termini a bari faccia un ripasso di geografia e abbia più rispetto per tutti i pugliesi”.

“La questione frecciarossa che si fermano a Bari è solo l’ultimo dei tanti scippi perpetrati a danno dei salentini”, per i sindacati, Cgil, Cisl, Uil e Cisal, che esortano i politici del territorio ad intervenire e promettono una mobilitazione.

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