LECCE- Anche il salento è terra di partenza per le migliaia di insegnanti destinati alle cattedre del Nord. Ma qual è la loro vita? Su di loro si accendono i riflettori adesso che il governo ha costretto a scegliere tra una stabilizzazione nelle regioni settentrionali o un precariato vicino casa. C’è chi quell’andirivieni fatto di aerei, valige, treni, una famiglia qui e un lavoro lì lo pratica da anni.
Una storia per tutti: quella di Rosanna, insegnante delle scuole materne. Un marito in un paese del Cpao di Leuca e un lavoro a Bologna. Quello che inizierà a settembre sarà il quarto anno. Il trasferimento? “Dopo la pensione”.
Una vita a metà, sdoppiata. Lei non ha avuto scelta: il concorso, l’ultimo fatto, lo ha vinto in Emilia Romagna e tornare sarà una corsa ad ostacoli quasi impossibile. E non è affatto un caso raro. Anzi, è la normalità.