GALATONE- Un apprezzamento di troppo alla moglie qualche giorno prima, gli animi si surriscaldano e alla fine spunta un coltello. A farne le spese chi ha tentato di dividere i due litiganti, il titolare di un bar di Galatone, ferito al basso ventre.
È successo nella serata di giovedì a Galatone e agli arresti domiciliari è finito Cosimo Potenza, 38 anni del posto, con l’accusa di lesioni personali aggravate e porto abusivo di coltello. Doveva essere un pomeriggio come tutti gli altri: l’uomo è entrato in un bar della città e lì ha incontrato alcuni conoscenti. Uno di loro gli si è avvicinato e glielo ha ribadito: “lascia stare mia moglie”. Non aveva ovviamente gradito i complimenti che Potenza aveva rivolto alla consorte qualche giorno prima. La discussione è subito degenerata. Dalle parole si è passati alle mani, iniziando a picchiarsi fino a quando il 38enne ha tirato fuori dalla tasca un coltello a serramanico.
La proprietaria del bar, terrorizzata, ha chiamato il suo coniuge, che era nel retro del locale e che ha cercato di sedare gli animi, separando i due che se le davano di santa ragione. Potenza, però, con un fendente ha colpito il barista al basso ventre , provocandogli un’emorragia e poi dandosi alla fuga a bordo della sua autovettura.
I carabinieri della locale stazione hanno da subito avviato le ricerche rintracciando l’uomo nei pressi della sua abitazione e accompagnandolo in caserma in stato di arresto.
Nel frattempo al barista, condotto presso l’ospedale di Galatina, sono state prestate le prime cure. Se la caverà in una decina di giorni.