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Avanti tutta con piano anti Xylella, Commissario Ue: “Tragedia da fermare”

LECCE- “L’impressione che ho avuto, di fronte a un paesaggio terrificante, è che bisogna agire subito. È una situazione pericolosa, una tragedia”. Sono le parole con cui il commissario europeo per la Sicurezza alimentare, Vytneis Andriukaitis, annuncia l’avanti tutta nell’applicazione delle misure comunitarie già stabilite per contrastare l’avanzata di Xylella. Ha con sé dei rametti d’ulivo secchi, raccolti in mattinata in zona Li Sauli, a Gallipoli, nella pancia del primo focolaio di infezione. Da lì, è stato a Trepuzzi, dove lo scorso anno sono stati tagliati gli ulivi, e poi in una tenuta vicino Cerrate, per un summit. Scrupoloso fino all’inverosimile, ha chiesto conto di tutto, Andriukaitis, al ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina. Con loro, il presidente della Regione Michele Emiliano e il commissario straordinario Giuseppe Silletti. Dalle 14, hanno incontrato per quasi tre ore i delegati di associazioni ambientaliste, produttori, amministrazioni.

Nessun ripensamento, nessun passo indietro. Anzi, il commissario lituano è stato fin troppo netto. “Ci sentiamo molto vicini a questa regione e siamo pronti ad aiutare perché siamo preoccupati – ha detto – ma il messaggio dev’essere chiaro: dobbiamo agire tutti insieme, anche con un protocollo d’intesa. Abbiamo perso molto tempo e ogni giorno conta per evitare di mettere a rischio il patrimonio olivicolo. Io sono qui perché mi sento anch’io responsabile e dobbiamo convincere tutti che è responsabilità di tutti, per questo chiedo ai miei colleghi di agire con più coerenza”.

Una stoccata all’Italia e alla Puglia. Il ministro Martina ha annunciato le novità: non solo la fine dell’embargo francese per le piante pugliesi, ma anche il riconoscimento della fitopatia come calamità naturale. Per il tramite della Regione, le aziende agricole, che dimostreranno di aver perso almeno il 30 per cento della produzione lorda vendibile, avranno 45 giorni di tempo per presentare le domande per ottenere gli indennizzi che saranno sostenuti con 11milioni di euro del fondo costituito. Avranno anche diritto alla sospensione delle rate dei mutui e del pagamento dei costi previdenziali e assistenziali.

Per le aziende non agricole, come i vivaisti e i semplici proprietari, si attiverà invece una parte del budget da 13 milioni di euro attualmente nella disponibilità di Silletti. Nel futuro Psr, inoltre, sarà previsto il finanziamento per le buone pratiche agricole.

Saranno inviati qui 500 forestali, che avranno anche qualifica di agente fitosanitario con la riforma della p.a.: le 33mila analisi fatte finora in Italia dovranno lievitare a 80mila. Nel frattempo, com’è stato ribadito, dovranno essere applicate con immediatezza anche le misure più dolorose, come l’abbattimento degli alberi. La ricerca? Avanti con quella per testare la resistenza della varietà leccino, ma, ha aggiunto Emiliano, “ora saranno sostenute tutte le sperimentazioni, anche quelle fai da te, e i dati resi pubblici e scambiati”. Sul rischio che i tagli degli ulivi possano far gola a speculazioni, annuncia misure restrittive dalla Regione.

Alla fine, Emiliano ha consegnato una lettera ad Andriukaitis per chiedere la revisione della decisione di esecuzione di maggio, soprattutto in tema di eradicazioni. La convinzione con cui, invece, il commissario è tornato a Bruxelles è che l’attuazione esatta di quello che è già previsto dovrà essere immediata.

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