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Xylella, Emiliano “accelera” taglio di ulivi? Lui: “Velocizzati solo risarcimenti”

BARI- I tagli degli ulivi a Oria? Michele Emiliano avrebbe contribuito a velocizzarne le procedure. Questo, almeno, è quanto pare emergere dalla lettura della delibera del Consiglio dei Ministri del 3 luglio scorso. Lui però replica: “E’ un testo equivoco, non è così, ho chiesto di fare l’opposto. È stata necessaria una riformulazione delle richieste già avanzate da Vendola, altrimenti si sarebbe interrotta l’erogazione dei futuri indennizzi”.
Il giallo, si diceva, emerge dal testo pubblicato l’11 luglio in Gazzetta ufficiale. Il Cdm cita testualmente la “nota del Presidente della Regione Puglia prot. 57/SP del 2 luglio 2015, con la quale si chiede di riconfigurare ed adeguare le azioni del Commissario delegato al fine di accelerare l’attuazione delle misure di cui agli articoli 8, 9, 10, 11, 13 e 14 del decreto ministeriale del 19 giugno 2015 con i mezzi ed i poteri straordinari previsti dalla legge 24 febbraio 1992, n. 225”.

Con la delibera pubblicata, vengono effettivamente integrate le competenze del commissario Silletti, con “ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile, d’intesa con la Regione Puglia e sentito il Ministero delle politiche agricole”.

Dice Emiliano: “So bene che le parole della Gazzetta Ufficiale traggono in inganno. Il senso del nostro intervento è esattamente l’opposto. Nel momento in cui è cambiato provvedimento Ue, quello sulla base del quale Silletti doveva agire, il Ministero delle Politiche Agricole ci ha chiesto di reiterare la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza, per consentire gli interventi per fronteggiare Xylella. Ovviamente, noi abbiamo colto questa occasione per chiedere la riconfigurazione del provvedimento e quindi l’esclusione della eradicazione delle piante sane nel contorno di cento metri da quelle malate. Ed è questa la ragione per la quale a Oria sono state abbattute solo le 45piante malate e non anche le altre”.

Dunque, il riferimento ad “accelerazione”? “Guardi, il verbo accelerare – risponde il Presidente della Regione – è riferito ad altra cosa, cioè ai risarcimenti nei confronti di coloro che stanno subendo i danni, cosa assolutamente necessaria. Temo che nella collazione del provvedimento definitivo si siano incollati ‘riconfigurazione’ e ‘accelerazione’ in maniera negativa”.

Non c’è traccia di riferimenti a indennizzi, però, negli articoli riportati e la cui attuazione bisogna, appunto, accelerare. A cosa si riferiscono? Attengono alle misure di eradicazione, compresa quella durissima del futuro taglio nel raggio di 100 metri di tutte le piante ospiti di Xylella. Questo fuori dal Leccese e in primis a Oria. Per la provincia di Lecce, invece, si riferiscono alle misure di contenimento, inclusa quella dell’uso di fitofarmaci. L’art. 11 riguarda la definizione di una zona di sorveglianza (larga almeno 30 km adiacente alla zona delimitata che copre quella infetta e in cui controllare la presenza dell’organismo specificato). Infine, gli art. 13 e 14 si riferiscono alla rintracciabilità delle piante specificate e tenuta dei relativi registri, oltre ai controlli sugli spostamenti delle piante.

Emiliano frena: “Rimane il fatto che l’Ue insiste, e su questo ci stiamo battendo, per eradicare le piante sane nel raggio di cento metri. La ragione per cui tra breve incontrerò il commissario greco (Vytenis Povilas Andriukaitis, ndr) è per convincerlo ad evitare un provvedimento di queste proporzioni e che a noi sembra sproporzionato. Per il vero, come noto, a noi sembra sproporzionato anche il taglio delle piante malate perché pensiamo che sia necessario trovare la maniera di curarle”.

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