CronacaEconomia

Consorzi di bonifica la rivolta: “Sospendere gli avvisi di pagamento”

LECCE- La doccia fredda degli avvisi di pagamento recapitati a migliaia di proprietari terrieri da parte dei Consorzi di Bonifica Arneo e Li Foggi ha risvegliato la levata di scudi. I ruoli di contribuenza – tributo 630 – sono relativi all’anno 2014 e di questi si chiede la sospensione immediata alla Regione Puglia. Imminente una valanga di ricorsi.
Dopo i consiglieri regionali, a chiedere il congelamento delle cartelle è Agrinsieme Puglia – il coordinamento delle organizzazioni agricole C.I.A. (Confederazione italiana agricoltori), Confagricoltura, Alleanza delle Cooperative settore agroalimentare (Legacoop, Confcooperative, Agci ) e Copagri. “I Consorzi di Bonifica – dicono – non hanno rispettato gli accordi sanciti tra tutte le organizzazioni, la Regione Puglia, i Consorzi di Bonifica, l’Anbi e le società redattrici dei piani di classifica”.

Per questo si chiede il blocco dell’emissione degli avvisi e la riconvocazione dei tavoli tecnici per rivedere la questione. Le divergenze rispetto a quelle intese sono tante, secondo gli agricoltori.

Innanzitutto, il mancato rispetto del risparmio di almeno il 60% sulla contribuenza nell’ambito della revisione economica e dell’abbattimento degli importi. Gli importi riportati negli avvisi, infatti, sono stati ridotti solo di poco più del 25%. Sono stati emessi avvisi di pagamento anche a carico delle aziende di Lecce e Brindisi, territori colpiti dalla Xylella fastidiosa, per le quali era stata chiesto l’esonero.

“Prima di emettere gli avvisi – proseguono da Agrinsieme – vi era poi l’impegno di sottoporre al tavolo tecnico i piani industriali dei Consorzi di bonifica per la dovuta analisi. Cosa che non è avvenuta. Per non parlare del mancato avvio dei lavori di manutenzione straordinaria: nel 2014 i Consorzi non hanno erogato alcun servizio di bonifica”.

Sia Aprol che Adoc hanno attivato gli uffici legali per fornire tutto il supporto e le informazioni utili ai cittadini. Al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha scritto, poi, il sindaco di Uggiano, Salvatore Piconese, per ricordare che il pagamento è chiesto a fronte di lavori di manutenzione e di messa in sicurezza dei canali mai avvenuta.

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