Cronaca

L’appello e la denuncia: “L’ospedale di Galatina è agonizzante”

GALATINA- “Un ospedale agonizzante”. L’allarme lo lancia Pietro Masciullo, responsabile del Comitato per la difesa dell’ospedale Santa Caterina Novella di Galatina. Sanitasalento.net raccoglie la denuncia, racchiusa in una lettera con la quale viene chiesto un incontro urgente al direttore generale della Asl di Lecce e al sindaco di Galatina. “Ha tutta l’aria di essere chiuso da un momento all’altro -è il commento riferito alla struttura- Non si spiegherebbe sennò la drastica riduzione, quasi il blocco delle sedute operatorie di Chirurgia, Ortopedia, Urologia e Ginecologia. Con un primario a scavalco tra Galatina e Copertino e personale insufficiente, tanto da sospendere gli interventi, nonappena un chirurgo è assente per malattia.” Il paradosso è che il Santa Caterina Novella, pur avendo una banca del sangue, un pronto soccorso attivo 24 ore su 24, un servizio di laboratorio analisi per esami e di radiologia per tac e altra diagnostica, non è però in grado di garantire interventi in urgenza. Dunque se c’è una vittima di un incidente stradale, a rischio c’è la sicurezza del paziente, che spesso viene trasferito altrove -si legge su sanitasalento.net-

“Tecnici radiologi trasferiti in altri ospedali, senza essere sostituiti – scrive Masciullo– idem per gli infermieri di Gastroenterologia. Altri invece, come il personale infermieristico di Geriatria, sono stati mandati in ambulatorio, sguarnendo il reparto già in enorme sofferenza. La pneumologia è senza medici, trasferiti al Fazzi, ma si ricoverano più pazienti del consentito. La Nefrologia, la prima per attività della Asl salentina, ha visto ridotto il numero degli oss da 7 a 4, così come gli infermieri. Per recuperare personale, poi, i due reparti di Malattie infettive e Gastroenterologia verranno accorpati in uno unico. Come si fa- si chiede Masciullo – ad unificare due unità operative completamente diverse ?”

“Si lavora male –aggiunge il responsabile del comitato – i dipendenti sono demotivati, anche per una direzione sanitaria lontana dai problemi dei reparti e dalle esigenze del personale. E’ chiusa in sé stessa, stantia, con primari per lo più nominati a scavalco e che per metà sono a Galatina, per metà in altri nosocomi. Cardiologia, Chirurgia, Pediatria, Geriatria sono tutti diretti da un dirigente che fisicamente è altrove”. Da qui l’appello a sedersi tutti attorno ad un tavolo. Per capire quale sia il futuro di questo ospedale.

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