Cronaca

La Piccinonno rimane in carcere, il gip convalida l’arresto ma solo per l’evasione

LECCE- Valentina Piccinonno rimane in carcere. Il gip Simona Panzera ha convalidato l’arresto della 32enne leccese fermata domenica sera sull’auto di Salvatore Maggi, trovato morto nelle campagne tra Carmiano e Magliano. Ma la decisione del gip, che ha quindi convalidato l’arresto del pm Emilio Arnesano è motivata dalla duplice evasione dagli arresti domiciliari.
Perché nonostante la donna abbia raccontato di essersi incontrata con il 74enne di Monteroni, titolare di una sala giochi, e sia ritenuta quindi coinvolta a pieno titolo nella vicenda, ha sempre dichiarato di aver avuto con lui solo una colluttazione nel tentativo di difendersi da una violenza e non di averlo ucciso. Anzi, nel momento in cui è riuscita a fuggire a bordo della panda dell’uomo, questo era ancora vivo. Ecco perché di omicidio non si è parlato durante l’udienza di convalida. La Piccinonno, assistita dal suo legale Giuseppe Talò, si è avvalsa della facoltà di non rispondere.

Ancora non si può parlare di omicidio volontario. L’uomo potrebbe essere morto successivamente, per esempio a causa di un infarto. Ma questo sarà l’autopsia, fissata per venerdì, a stabilirlo con certezza. Il medico legale Roberto Vaglio, in una prima ispezione cadaverica, ha riscontrato delle ferite lacero contuse sulla testa di Maggi, ma bisognerà accertare se siano state queste a causarne la morte, per la quale la 32enne è comunque indagata a piede libero.

Fermata dalla polizia nella 167 a bordo della Panda della vittima, aveva con se i suoi anelli, il portafoglio dell’uomo e il blocchetto degli assegni, e aveva anche i vestiti sporchi di sangue.  Di sicuro non sarebbe dovute essere lì, ma a casa, ristretta ai domiciliari dopo la condanna ad 1 anno e 8 mesi per il rapimento della bimba rumena avvenuto il 9 giugno del 2014 nel parco giochi di Monteroni.

Intanto le indagini della Squadra Mobile continuano alla ricerca dei riscontri al racconto della donna, al percorso che dice di aver fatto quel pomeriggio quando alle 18, 30 si incontrò con Maggi. Al setaccio tutti i filmati delle telecamere che possono averla ripresa, anche per escludere la presenza di un complice.

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