LECCE- Gli accessori più trendy della bella stagione ormai iniziata? Gli occhiali da sole, ovviamente! Guida alla scelta, di quello giusto, che sia di tendenza, colorato, specchiato, o classico ed elegante, “Ottica Salomi in fashion” che ci ha fatto ancora una volta scoprire le collezioni più cool di quest’estate, ma anche le anticipazioni delle collezioni autunno- inverno 2015-2016.
In passerella, nel cuore della Lecce barocca, in una indimenticabile location l’evento moda senza precedenti per il Salento, presentato da Daniela Panzera Salomi, con la scena animata da modelle e modelli, il cabaret di Colorado e l’Haute couture made in Salento di Emanuela Conte, con la sua collezione “My wonderland” punta di diamante di Pino Cordella, ospite in queste ore a Milano di Roberto Cavalli per Just Cavalli. E la regia di Antonio Verardi.
Sulla lunghissima passerella, allestita con tutti gli accorgimenti a protezione del mosaico della lupa, le più prestigiose griffes del panorama nazionale ed internazionale della moda legata all’occhialeria hanno sfilato nel cuore della città, in una piazza Sant’Oronzo arricchita da una scenografia multimediale e di ultima generazione di grande impatto, hanno lasciato senza fiato il ricchissimo parterre.
Ottica Salomi in fashion è stato certamente grande spettacolo, ma anche solidarietà: quest’anno, come già è accaduto, Lorenzo Salomi, come sempre sostenuto dalla sua famiglia, la moglie Daniela ed i figli Simone e Martina, ha voluto volgere lo sguardo a chi è in stato di bisogno, donando dieci buoni per 10 occhiali ai bambini delle associazioni Cuore Amico e Salento Attivo.
Lanciata durante la serata anche l’iniziativa “Ottica Salomi project design”, un concorso il cui bando verrà reso noto in autunno nonché iniziativa culturale – artistica che si pone come obiettivo la nascita di un laboratorio sperimentale e finalizzata alla valorizzazione del design dell’occhiale con il tema “Progetta un occhiale noi lo realizzeremo”….Un modo nuovo dove l’occhiale non è più solo strumento di correzione di un problema ma un accessorio, un modo di essere, di comunicare se stessi agli altri e al mondo, un’esperienza unica dove il design diventa laboratorio e dà vita ad un universo di nuove emozioni.
