Politica

Strategia rifiuti zero e trivelle al bando, il programma verde di Mariggiò

LECCE- C’è una rivoluzione ecologista nel programma elettorale di Gregorio Mariggiò, candidato a Presidente della Regione Puglia con i Verdi. Strategia rifiuti zero in primis, ma anche stop totale alle richieste di ricerca di idrocarburi a mare e a terra.
Ha le idee chiare: “Uno dei primi interventi del nuovo governo regionale – dice – dovrà essere necessariamente la revisione del Piano dei Rifiuti, avviando una progressiva riduzione, differenziazione e riuso dei materiali. la media percentuale regionale di raccolta differenziata è ancora troppo bassa, si attesta intorno al 27% nel 2014. Il Comune di Brindisi raggiunge solo il 30,3%, Bari il 24,8% a guida di Michele Emiliano, Trani 16,2%, Lecce 13,9% e Taranto 11,5% e a Foggia si è fermi al 4%”.

E’ emergenza per Mariggiò quella degli impianti: ci sono quelli finiti al centro di inchieste della magistratura, come Autigno, a Brindisi; quelli a cui il governo Vendola ha autorizzato in deroga l’incremento giornaliero di rifiuti trattati , come l’Italcave di Statte. C’è poi il nodo Cemerad, sempre a Statte, fallita nel 2005 e con un deposito di rifiuti radioattivi ancora da bonificare. Ampliamento i vista, inoltre, per la discarica Ecolevante di Grottaglie.

“E’ chiaro – rimarca Mariggio’ – che le responsabilità di questo disastro sono di natura politica e amministrativa a livello regionale e comunale: infatti Emiliano, in qualità di sindaco di Bari, non ha attuato la strategia Rifiuti zero che promette di applicare se verrà eletto”.

Chiusura netta dei Verdi nei confronti, poi, delle trivellazioni petrolifere. “Abbiamo appreso – dice il candidato – che il  Ministero dell’Ambiente ha concesso alla società americana Global Med Llc un mese e mezzo in più di tempo per completare la documentazione richiesta per esplorare i fondali del Golfo di Taranto e al largo della costa adriatica del Salento, alla ricerca di giacimenti petroliferi e gassosi da poter sfruttare. Perché il Ministero dell’Ambiente non ha negato senza ulteriore indugio le autorizzazioni?”. Non solo mare, però: sono sette i permessi a terra che stanno per arrivare in Puglia, tutti localizzati nell’area del tavoliere.

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