Cronaca

Trivelle, le società americane non demordono: nuovi studi entro luglio

LECCE- Le società americane a cui fa gola il petrolio nel mare del Salento non hanno intenzione di demordere. Hanno chiesto ulteriori 45 giorni per integrare con nuovi studi le istanze di ricerca di idrocarburi al largo di Leuca e nel Golfo di Taranto. Proroga concessa, dato il “rilevante numero di osservazioni del pubblico” a cui bisognerà fornire le proprie controdeduzioni e data anche la “complessità della documentazione integrativa da predisporre”.

Entro il prossimo 13 luglio, dunque, la Global Med Llc dovrà presentare i nuovi studi richiesti dal Ministero dell’Ambiente per completare l’istruttoria della Valutazione di impatto ambientale. La società, con sede in Colorado, ha chiesto, infatti, di poter cercare idrocarburi liquidi e gassosi in due specchi d’acqua contigui, di 750 kmq ciascuno, di fronte alla costa del Parco regionale Otranto- S.M. Di Leuca. Per farlo, dovrà impiegare la discussa tecnologia air gun, che consente la lettura dei dati del sottosuolo tramite spari di aria compressa sul fondale marino.

Per il Ministero, però, la sua relazione non basta: chiede di motivare la necessità di acquisire ulteriori dati geofisici mediante una nuova campagna sismica 2D, specificando perché non bastano i dati di precedenti acquisizioni fatte in zona. Chiede ancora di predisporre un dettagliato elenco delle linee sismiche e di presentare un cronoprogramma delle prospezioni programmate nel mar Ionio, valutando gli impatti cumulativi sulle specie viventi, visto che potrebbero svolgersi in contemporanea su aree limitrofe, anche greche e albanesi. Si va nel dettaglio: la società dovrà stimare i quantitativi di petrolio e gas che potrebbe estrarre, proprio per motivare la necessità di indagini sismiche.

Sono in tutto 13 le integrazioni richieste. Spaziano dalla revisione dell’incidenza sui siti della Rete Natura 2000 e del clima acustico alla relazione sulla presenza dei cetacei in zona, dall’evidenziare le informazioni su esperienze pregresse di prospezioni off shore all’aggiornamento del valore economico dell’opera. Oltre alla risposta puntuale alle decine di osservazioni che hanno allagato la procedura.

Sono solo cinque, invece, i nuovi documenti chiesti alla texana Schlumberger Italiana spa, che ha interessi nell’intero Golfo di Taranto, fino a Leuca. Le richieste ricalcano quelle relative allo studio delle specie ittiche e la sovrapposizione con le aree sensibili. La più importante prevede, però, di predisporre uno studio per la valutazione di incidenza su tutti i siti, terrestri e marini, rientranti in un raggio di 12 miglia dall’area di intervento, fascia nella quale ricadono, tra l’altro, diversi Siti di importanza comunitaria.

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